Sulla ‘rosea’ c’è un’interessante scorcio sul calcio italiano nel panorama europeo, a firma di uno che di calcio se ne intende eccome
“Non siamo lontani dalle squadre di altissimo livello, però si deve insistere nel lavoro. Bisogna avere un gioco collettivo, dove tutti partecipano alla fase difensiva e a quella offensiva, bisogna fare più pressing e soprattutto bisogna tenere presente che le squadre straniere sono più brave ad attaccare che a difendere. […] Negli ultimi anni l’Atalanta è stata quella che mi ha impressionato di più, facendo anche un rapporto tra spese e risultati ottenuti. La Juve, che ora se la vedrà con il Villarreal, ha investito tantissimo, ma recentemente non ha fatto molto in Europa, nemmeno quando c’era Ronaldo. Ciò significa che il collettivo conta più del singolo e che il gioco è come la trama di un film: unisce i protagonisti e li fa rendere al meglio. Va interiorizzato, processo difficile da compiere, ma se c’è la volontà di tutti si può fare”. Questo uno stralcio dell’intervista all’ex ct della Nazionale, Arrigo Sacchi, oggi in edicola con ‘La Gazzetta dello Sport’.