A soli 43 anni si sta dimostrando un direttore sportivo di altissimo livello

Nella domenica parecchio negativa per l’Atalanta spicca un piccolo barlume di gioia per i tifosi nerazzurri, seppur legato a un ragazzo che a Bergamo ha lasciato ricordi molto positivi più per quello che è l’aspetto umano e di spogliatoio che di vere e proprie gesta sul campo. L’ex portiere della Dea Ciro Polito ha infatti centrato nelle vesti di direttore sportivo una bellissima promozione in Serie B con il Bari, che ieri ha potuto festeggiare il tanto atteso traguardo dopo aver espugnato di misura il campo del Latina.

Un grande premio per il lavoro svolto proprio dallo stesso Polito, che a soli 43 anni ha già messo in mostra un lavoro di primo livello tra Castellammare di Stabia e Ascoli, piazza in cui nella passata stagione ha centrato, con mister Sottil (altro ex Atalanta) una salvezza che a Natale pareva sostanzialmente impossibile. Poi ha sentito forte il richiamo di una piazza che aveva un maledetto bisogno di tornare almeno tra i cadetti, anche se per calore e partecipazione della gente il capoluogo pugliese tocca quasi vette da coppe europee. Se i tifosi questo possono sognarlo, siamo sicuri che l’ex estremo difensore campano starà già, con mosse ben più pragmatiche, progettando e architettando quello che sarà il roster per il prossimo anno.

MALLAMO PROTAGONISTA  Probabile che, tra i calciatori che vorrà confermare a tutti i costi, ci sia Alessandro Mallamo, leva ’99 a Zingonia sin da bambino. Cresciuto in un gruppo fortissimo (probabilmente il più competitivo passato negli ultimi anni da Zingonia), ha avuto modo di condividere lo spogliatoio con molti ragazzi che hanno poi avuto modo di conoscere il calcio della Serie A: da Bastoni a Melegoni, passando per Zortea, Latte Lath e Colpani, che pure non ha ancora giocato nel massimo campionato. La mezzala milanese ha giocato una stagione di grande applicazione e crescita, mostrandosi come un uomo di fondamentale importanza per mister Mignani. La B, peraltro, la conosce già parecchio bene, e ora vorrà provare a imporsi definitivamente in quel contesto, dopo le comunque non malvagie esperienze con Juve Stabia, sempre con Polito come direttore, e Pordenone.