Il portiere attualmente al Tottenham, che non lo riscatterà dall’Atalanta, in bilico tra tre squadre. E non è che i nerazzurri siano esclusi in partenza

Come far sognare due squadre prive di portieri affidabili in toto mettendone in imbarazzo una terza, quella che ne detiene il cartellino e che ha puntato da tempo su un alter ego dal rendimento discusso. Pierluigi Gollini, che come sanno anche le pietre non sarà riscattato dal Tottenham, dopo il 30 giugno sarà di nuovo un giocatore dell’Atalanta a tutti gli effetti. Innescando il conflitto interno con Juan Musso e contemporaneamente facendo sognare la Lazio e la Fiorentina.

GOLLINI, ZINGONIA O ALTROVE? Il dualismo tra i pali storicamente non porta bene ai nerazzurri e l’estremo difensore di Poggio Renatico ne è l’esempio vivente, avendo dovuto scalzare il sempre più incerto Etrit Berisha prima e soffrendo quindi l’alternanza campionato-coppe con Marco Sportiello nella stagione prima della cessione in prestito agli Spurs che gli hanno fatto vedere poco il campo. L’argentino, salvo sorprese, si terrà il posto. A Formello e al Centro Sportivo “Davide Astori”, invece, non sono soddisfatti delle coppie Thomas Strakosha-Pepe Reina e Pietro Terracciano-Bartlomiej Dragowski. Una dozzina di milioni sul piatto e ai piani alti del Centro Sportivo Bortolotti si capitolerà volentieri.