
Nel postgara di Atalanta-Juventus Primavera di ieri Pablo Montero si è concesso ai nostri microfoni, non lesinando anche tanti bei complimenti alla società che lo portò in Italia giovanissimo: “Quando sono arrivato io c’erano tre campi a Zingonia, ora è una città. E’ giusto che ora lotti per la Champions e lotti per i traguardi più importanti. A Bergamo mi ero trovato benissimo. Ho trovato due famiglie che mi hanno aiutato tantissimo ai tempi, e ancora oggi ringrazio il presidente Percassi che fu il primo a puntare su di me nel 1992. Dico sempre che è grazie all’Atalanta se ho fatto la carriera che ho fatto”.
LA PARTITA “Penso il pareggio sia stato il risultato più giusto. Sono felice sia per noi che per la Dea, a cui sono affezionato. Abbiamo giocato a viso aperto: quando corri dei rischi e giochi per attaccare possono capitare ripartenze e il fatto di esporsi al gioco dell’avversario”.
I SINGOLI “Yildiz? E’ uno dei 2005 che hanno futuro importante, così come altri ragazzi che abbiamo. Sono tutti giocatori importanti, con i più anziani che aiutano a crescere tutto il gruppo. Ci hanno portato via Huijsen e ogni tanto qualche altro ragazzo. Lo stesso Dellavalle è un ragazzo maturo, un professionista molto serio”.
LA NUOVA MISSIONE ALLA JUVE “La difficoltà più grande spesso è quella di trovare l’equilibrio, il che non è facile per dei ragazzi di 17 anni. Noi come staff dobbiamo dargli il permesso di sbagliare e di farli stare tranquilli, purchè loro capiscano che alla Juventus non esistono amichevoli: devono capire l’importanza della maglia che indossano. Vanno appoggiati nella crescita. Si può sbagliare, certo, ma come diciamo in Uruguay; non devi fare sempre lo stesso errore…”
SULL’ATALANTA PRIMAVERA “La Primavera nerazzurra avrebbe meritato di più anche contro Roma e Toro. Ho detto ai ragazzi che l’Atalanta non merita la classifica che ha”.
IL LIVELLO DEL CAMPIONATO “Il Campionato in generale è molto competitivo. Siamo contenti di quello che stiamo facendo, anche se ogni tanto si vedono squadre che, a differenza dell’Atalanta, si chiudono in difesa. Le nostre migliori partite le troviamo quando affrontiamo qualcuno che se la giochi. I giocatori di livello, ad ogni modo, non mancano”.
