
Si sarebbe dovuta giocare il 7 marzo, ma la pandemia bloccò tutto
Si sarebbe dovuta giocare il 7 marzo 2020 al Gewiss Stadium Atalanta-Lazio, con la dirigenza nerazzurra che si era premurata di chiedere l’anticipo di un giorno, al venerdì, per arrivare più riposata all’appuntamento del ritorno di Champions al Mestalla di Valencia (ottavi di ritorno). Da Roma decisero di dire no a questa possibilità, suscitando diverse polemiche soprattutto via social, nell’ambito di un clima già non di certo irenico tra le due tifoserie sin dai recenti duelli per i posti Champions e, soprattutto, la finale di Coppa Italia del 2019, avvelenata dall’episodio relativo al fallo di mano non revisionato al Var da parte di Bastos.
A rendere vano qualsiasi tipo di discussione sopraggiunse, purtroppo, la pandemia, con i primi casi Covid del 23 febbraio e tutta una serie di altre discussioni che scossero il mondo del calcio sulla gestione delle varie situazioni contingenti. Non mancò la confusione, con la Dea che ebbe modo di viaggiare per Lecce con i propri tifosi nonostante da oltre una settimana fossero tantissimi i contagi nel bergamasco e dintorni.
Riguardo al match sopracitato, il recupero avverrà a giugno, quando il mondo del calcio riuscirà a riorganizzarsi e portare alla conclusione il campionato. La formazione di Gasperini si cimenterà in una rimonta per certi versi clamorosa, da 0-2 a 3-2, con il dato di addirittura 24 conclusioni totali in proprio favore nel corso del match.
