Grande l’impatto sulla gara dei calciatori subentrati dalla panchina

I giudizi di CalcioAtalanta.it per il match appena concluso allo “Zini”

MUSSO 6,5: si mostra sempre sicuro e risponde presente poco prima del definitivo 1-3 sul pezzo di bravura di Buonaiuto.

TOLÓI 5,5: uomo del terzetto difensivo a cui viene affidata l’uscita della palla da dietro nonostante la pressione di Benassi, cerca di rimediare andando spesso lungo sul Ternero Zapata. Suo malgrado protagonista del rigore che causa il momentaneo pari, in virtù del giallo assegnato salterà il Bologna. Esce a circa 15′ dalla fine per un colpo alla testa.

PALOMINO 6,5: il tucumano tiene bene il duello con il possente Ciofani, con cui non va di fatto mai in difficoltà.

SCALVINI 5,5: soffre un po’ la fisicità di Tsadjout, in compenso si mostra al solito brillante e intraprendente quando si tratta di sganciarsi in avanti. Mezzo voto in meno per le due incertezze dopo il 90′, che per poco non portano al pari della Cremo. Soprattutto quel rinvio in area incerto, che lascia la possibilità di colpire verso la porta da buona posizione, era da evitare…

ZAPPACOSTA 6: dà adito a un discreto duello con Valeri, che nel complesso non vede trionfare nessuno dei due.

DE ROON 7,5: manca Koopmeiners, il leader tecnico, e allora è chiamato a cercare di dare anche organizzazione alla manovra in maniera più incidente del solito. Lo fa bene e, in più, sceglie di strafare: secondo gol consecutivo e nel finale un potenziale assist in corsa che Højlund dilapida. Encommiabile.

ÉDERSON 6,5: a tratti, come altre volte, dà l’impressione di muoversi a marce leggermente basse. Il valore complessivo del calciatore resta più che importante e ne dà dimostrazione con l’intelligenza calcistica mostrata in occasione del passaggio che risblocca il compagno Lookman.

RUGGERI 6: un passo indietro rispetto all’Empoli, trova comunque un’altra gara da 95′ nel curriculum. Non scorderà a lungo questo inizio di 2023.

PAŠALIČ 6: inizia la gara andando spesso lungo l’out di destra per cercare di creare difficoltà a Valeri, più portato ad offendere che all’attenzione, inoltre va spesso a schermare i tentativi di costruzione da parte di Lochoshvili. Sacrificato al pausa per trovare più imprevedibilità lì davanti.

MURIEL 5: non iniziava dal 1′ per due volte filate da ottobre, e a essere onesti fa relativamente poco per dare conto al mister della fiducia accordatagli. Diverse imprecisioni e all’intervallo arriva il cambio, forse anche in nome di un nervosismo leggermente marcato nella parte conclusiva della prima frazione di gioco.

ZAPATA 6: partecipa in maniera discretamente attiva al gol realizzato da de Roon, trovando una palla tesa che manda in ambasce Aiwu. Conferma in parte i segnali interessanti mostrati 15 giorni fa, sempre con la riserva che ormai lo accompagna da un po’: fisicamente non sembra essere più quello del pre-Covid.

BOGA 7: dà sin da subito l’impressione di poter incidere, orchestrando spesso azioni in maniera importante e con meno imprecisioni di altre volte. Decisivo sia con il tap-in dell’1-2 che con lo scippo del definitivo 1-3.

LOOKMAN 6,5: ritrova il gol dopo sette gare a secco nonostante Carnesecchi gli chiuda la porta sei giri di lancette dopo il suo ingresso all’intervallo. Interessante capire se contro il Bologna ritroverà, dopo tre panchine di seguito, una maglia dal 1′ o meno.

HØJLUND 7: a fronte di un Bianchetti non certo devastante a campo aperto trova pane per i suoi denti, dando il là a un paio di strappi determinanti. In uno di questi crea praticamente da sè l’episodio che svolta il match, con l’assistenza di destro per Boga. Si divora un gol clamoroso, dettaglio che forse gli importerà il giusto dopo la versione monstre della pausa nazionali, che ha attirato attenzioni da tutto il mondo sul suo conto.

GASPERINI 6,5: dopo un primo tempo non esattamente esaltante, che comunque aveva visto la Dea chiudere avanti, trova le chiavi decisive grazie all’entrata degli attaccanti arrivati dalla panchina. Nonostante qualche passaggio a vuoto la Champions è a portata di mano, e ora in avanti l’abbondanza è regnante…