L’allenatore del Bologna conta molto sui due ex di punta: “Serve più continuità. Ma è Schouten a garantire equilibrio”
“Barrow gestisce bene il Ramadan col suo staff, ma alle cose fantastiche che fa alterna cali. Deve trovare continuità, come Orsolini“. Musa e Riccardo, attaccanti ed ex, sembrano i piatti forti nel menù della vigilia di Pasqua a Bergamo, almeno stando alla conferenza stampa di Thiago Motta: “L’Atalanta è una società modello e Gasperini è un allenatore che mi ha dato e può darmi lezioni, perché nessuno sa abbinare bel calcio e risultati come lui”, le dichiarazioni del tecnico del Bologna raccolte da zerocinquantuno.it.
MOTTA: “BARROW E ORSOLINI…”. “Musa aiuta in difesa e in avanti apre spazi. Può fare il centravanti come Sansone. Riccardo, invece, Riccardo deve curarsi un problema muscolare prima e dopo gli allenamenti; sa arrivare facilmente al gol, ma proprio come Musa deve dare continuità al suo lavoro col fisico e la tecnica che ha. Ogni giocatore è chiamato a garantire l’equilibrio tattico”, ha spiegato l’italobrasiliano, che ha avuto il Gasp come allenatore al Genoa.
MOTTA E L’ATALANTA. “A noi serve una gara di qualità e intensità, attaccando al meglio la profondità: l’Atalanta è di un altro livello e sa gestire la pressione. Hojlund è da tenere d’occhio al pari di Zapata – il parere di Motta -. La base di tutto è la fase difensiva, a cui devono partecipare anche gli attaccanti. Lucumí ha personalità, lo vedo in grado di assumersi la responsabilità della fascia di capitano. Posch deve gestire meglio la palla. In mezzo Ferguson è un grande professionista e Schouten ha la dote di rallentare o accelerare il gioco secondo il momento, ha una grande visione e passa benissimo”.