27 candeline per il valdarnese, una delle plusvalenze valorizzate da Gasperini. Poteva essere il futuro, è il presente della Roma
A Euro 2021 l’ex compagno nerazzurro Rafael Toloi gli aveva soffiato l’ultima maglia. Chissà se ne sarà fatta una ragione, visto l’esito trionfale. 48 partite insieme condite da 7 gol non si dimenticano tanto facilmente. Dalla rampa di lancio dell’Atalanta, Gianluca Mancini, che il 17 aprile compie 27 anni, ha spiccato il volo fino a José Mourinho, da presente e futuro della Roma, con la Nazionale finora da 13 ma andata un po’ di traverso per quella mancata convocazione dell’omonimo ct Roberto. Il duttile difensore, talvolta mediano, di Capanne di Montopoli in Val d’Arno, questo è certo, senza la valorizzazione di Gian titolare dell’Under 21, sta bruciando le tappe.
IL MANCINI DAL CUORE VIOLA. Cresciuto nel Valdarno Calcio, colui il cui posto sarebbe stato preso da Berat Djimsiti, da braccetto sinistro visto il posizionamento a destra dell’attuale capitano e la preferenza per José Palomino al centro nel dopo Mattia Caldara, passò in giallorosso dopo un biennio nell’estate 2019, il 17 luglio 2019. Ventitreenne, il prezzo dell’epoca fu il prestito oneroso (2 milioni di euro) con obbligo di riscatto fissato a 13 milioni di euro più bonus fino ad un massimo di 8 milioni. Mancini è un prodotto della Fiorentina a livello di settore giovanile: dal 2006 al 2014, almeno 80 gol iniziando da centrocampista. Comincia nei Pulcini sotto il suo scopritore Stefano Cappelletti, quindi gioca una stagione con Giovanni Augusti (poi suo mentore anche nei Giovanissimi B), negli Esordienti si trova Vladimiro Carraro e quindi Federico Guidi, poi ct dell’Under 20, suo tecnico anche nella Primavera, nei Giovanissimi Nazionali dove vince il titolo nel 2011. Nel 2014 partecipa alla tournée di amichevoli spagnole della prima squadra esordendo il 10 agosto col Malaga.
DA BABY PROMESSA A TARDO ESORDIENTE. Due annate a Perugia (che lo riscatta dal prestito dopo la prima) da 30 partite e 1 rete (decisiva, col fianco, a Vercelli, il 28 aprile dell’anno scorso) complessive, sotto Pierpaolo Bisoli e Christian Bucchi, e il 12 gennaio 2017 Giovanni Sartori lo prende lasciandolo in prestito al Grifone una settimana prima di comprare anche il suo ex compagno di giovanili Nicolò Fazzi (ora parcheggiato al Cesena). Il 24 settembre 2017, al 25′ al posto dell’acciaccato Rafael Toloi, l’esordio in serie A in nerazzurro di Mancini, tutto destro a dispetto del cognome, dotato di lancio lunghissimo e forte nel gioco aereo. Da ammiratore da sempre di Marco Materazzi, il futuro radioso è il suo presente, Lupacchiotto da 168+8. Tantissimi auguri.
Di quel Mancini forse….di questo ma neanche…falloso ,arrogante,presuntuoso,ha collezionato più cartellini lui di tutta l’Atalanta
Il giocatore più indisponente del campionato ….. sempre a protestare …. Sempre attaccato all’arbitro ….
Forse di quel Mancini…non di certo di quello che è diventato a Roma! Indisponente falloso e muto falso! Che er ne stia a Roma e quando arriva a bergamo solo Fischi x lui!
era il periodo in cui ogni calcio d’angolo eravamo pericolosi
Nostalgia de che …..
Lasciatelo la dov e ormai è diventato il gladiatore di roma🤪🤪
Filippo Ravasio rispondi tu? 😅😅
La Roma compra sempre bene da noi…