I granata vogliono riscattare il russo ma non sono disposti a spendere i 12 milioni di euro pattuiti inizialmente
Dopo due anni opachi a Bergamo, Aleksej Miranchuk sembra avere trovato la sua dimensione al Torino e si prepara ad affrontare per la prima volta da ex l’Atalanta (in occasione della gara di andata era out per infortunio, ma domani sarà titolare). Se sul campo il fantasista russo è in cerca di una vendetta sportiva, le due società parleranno del suo riscatto.
Torino e Atalanta si incontrano per parlare di Aleksej Miranchuk
Il Torino, infatti, terrebbe volentieri Miranchuk, ma come riporta L’Eco di Bergamo, il suo passaggio in granata a titolo definitivo, pur essendo l’obiettivo di tutte le parti, non è scontato. Insomma, va trovata la quadra: Miranchuk è in prestito e i piemontesi vantano un diritto di riscatto fissato a 12 milioni che puntando di rivedere al ribasso forti del fatto che in caso di ritorno a Bergamo, Miranchuk sarebbe solo di passaggio e trovargli una sistemazione ideale sarebbe complicato.
Lo sconto si chiama Radonjic
Diritto,non è l’obbligo,x Pessina e Malinovski invece c’è l’obbligo del riscatto,x Miranciuk se non c’è accordo tra quanto stipulato sul riscatto l’anno scorso torna a Bergamo essendo il giocatore di proprietà della Dea
L’Atalanta è società calcistica o un associazione che fa beneficenza?
Niente sconti…3 punti 😉
Diritto e obbligo sono diversi
Con diritto di riscatto, ciò vuol dire che sono obbligati ha comprarlo. Sicuramente alla cifra concordata e uguale è per Pessina al Monza. O no!?!?
Cediamolo con forte sconto e magari con l’aggiunta dei tre punti in palio domani, Torino ridicolo, se non ci sono i soldi la spesa si fa al discount non in gioielleria……….