Dopo i precedenti con Juve e Cremonese, l’arbitro tiburtino Livio Marinelli, alpino, ritrova Gasperini che aveva espulso
L’arbitro “ragazzino che mi sventola i cartellini senza dirmi perché”. Terzo rendez-vous stagionale tra Gian Piero Gasperini, che ci litigò nel finale di Atalanta-Udinese il 24 ottobre di due anni fa, e l’arbitro Livio Marinelli, alpino del Settimo Reggimento con trascorsi in Afghanistan nella missione italiana di peace-keeping. Era stata l’ultima volta tra i due prima dell’uno-due vincente per i nerazzurri nella corrente stagione: il fischietto di Tivoli, 38 anni lo scorso 6 novembre, è tornato a dirigerli lo scorso 22 gennaio nel 3-3 con la Juventus (5′ e 53′ Lookman, 25′ Di Maria su rigore, 34′ Milik, 46′ Maehle, 65′ Danilo) all’Allianz Stadium per poi portare decisamente bene nel 3-1 di Cremona il primo aprile (De Roon, rigore di Ciofani; Boga, Lookman).
L’ARBITRO E I PRECEDENTI. Ottava volta assoluta e la terza soltanto nella stagione corrente. E tutto sommato arridono ai bergamaschi i precedenti con Marinelli. Lo Spezia, avversario di turno al Gewiss Stadium mercoledì 3 maggio alle 18, ci ha invece vinto al “Picco” con l’Inter il 10 marzo scorso (Daniel Maldini, Lukaku e rigore di Nzola) per un bilancio complessivo di altri tre successi (tutti in B), 3 ko di cui l’unico nella massima serie A Bologna nel campionato 2021-2022 e altrettanti pareggi. Quanto alla Dea, esordio fortunato nel tris secco casalingo al Verona il 25 ottobre 2017 (Freuler, Ilicic e Kurtic) per poi esserne arbitrati, prima di quest’anno, solo con le genovesi: reti bianche col Genoa il 17 gennaio 2021 ancora a Bergamo; 2-0 in casa della Sampdoria il 28 febbraio successivo grazie a Malinovskyi e Gosens, 4-3 a Marassi al Grifone il 15 maggio con gol di Zapata, Malinovskyi, Gosens, Shomurodov, Pasalic, rigore di Pandev e ancora l’uzbeko.
L’ARBITRO E LA SUA SQUADRA. La squadra arbitrale presenta assistenti entrambi umbri. Matteo Passeri è di Gubbio anche per nascita, mentre Alessandro Costanzo della sezione di Orvieto è nativo di Palermo. Quarto ufficiale Gianluca Manganiello di Pinerolo; V.A.R. Marco Guida di Torre Annunziata, A.V.A.R. Antonio Giua di Olbia.
GASP E L’ARBITRO RAGAZZINO. Rieccolo, dunque, Il ragazzino che non ci mette la faccia. Io stavo riprendendo uno dei miei (Miranchuk, che aveva perso palla, NdR)…”. Ricordi ancora vivi. Al 56′ Malinovskyi, al 94′ Beto sbucando in ascensore sull’ultimo angolo, 3 minuti dopo il doppio giallo al tecnico nerazzurro, colpevole di aver chiesto all’interessato perché fosse stato ammonito. “Se gli arbitri sono professionisti, e magari per vent’anni girano sempre gli stessi quaranta, ci mettano la faccia anche loro come ce la metto io. Vangano a spiegarci le loro decisioni. Non sapevo nemmeno di essere stato ammonito, stavo rimproverando un mio giocatore e l’arbitro ha frainteso. E poi, quali proteste? Non avevo detto niente. Sul fallo subìto da Scalvini, casomai, è stato tutto lo stadio a protestare”. Arrivederci alla prossima puntata Don Chisciotte Gasp vs direttori di gara.
Ma sempre lui con Fiorentina e Juventus? Evidentemente è d’ufficio
Arbitro molto modesto e scarso con mediocri capacità, con problemi visivi e di udito
Purtroppo è sempre sulla traiettoria della palla quando l atalanta vuol tirare in porta.
Fortunatamente è coadiuvato da un suo pari ,un tal giuda
Arbitro molto Mediocre
E’ un arbitro mediocre e basta…..puo’ essere un Alpino, puo’ essere un eroe in Afganistan, tanto di cappello! Ma come arbitro e’ meglio che lasci a gente competente.
PREPARATEVI PERCHÉ QUESTO DEVE PRESERVARE ROMA CAPITALE . NE VEDREMO DELLE BELLE.
ah si… quello che si faceva strattonare come nulla fosse dai gobbi
Porterà anche bene ma ogni volta che ci arbitra un rigore contro😂