Il tecnico è stato rimosso dall’incarico, nell’ambito di una stagione nata abbastanza male sin da subito
La stagione di Marco Fioretto e della sua squadra era cominciata sotto una cattiva stella già a cavallo tra agosto e settembre, con ben 4 sconfitte in una quindicina di giorni che hanno già di per sé condizionato la classifica sin dall’inizio. Il tecnico mantovano, d’altra parte, aveva dalla sua tutta una serie di alibi, a partire dal fatto di avere a disposizione sicuramente un gruppo di minor qualità rispetto agli anni passati, peraltro con qualche nazionale azzurro in meno e alcuni ragazzi stranieri che non hanno avuto un impatto eccessivamente felice con il Campionato Primavera. Dieci i non italiani a disposizione, se si considera anche l’Under 21 albanese Muhameti, cresciuto però nel bergamasco e a Zingonia sin da bambino, con annesse chiamate a Coverciano qualche anno fa. Pochi quelli davvero decisivi e forse, inutile nascondersi, qualche errore in fase di selezione a suo tempo è stata fatto.
Ci sta. Può capitare, soprattutto nell’ambito di un gruppo di lavoro che ha contribuito, in coabitazione con le basi poste anni fa dal Mago di Orsenigo Favini, a riportare l’Atalanta all’assoluto eldorado dei settori giovanili italiani. Ora, però, sarà il romagnolo Giovanni Bosi, da parecchio tempo a Zingonia e molto apprezzato dai dirigenti del vivaio nerazzurro, a cercare di portare in salvo l’Under 19, formazione più esposta mediaticamente di tutto il lotto. La retrocessione sarebbe un prezzo da pagare troppo grande per tutti a partire dagli interessanti ragazzi in arrivo nelle prossime annate per il futuro della Dea. La Primavera2, anche a detta di molti addetti ai lavori, sarebbe troppo poco allenante per chi verrà a rinforzare le sempre nutrite fila di talenti nelle zone del “Bortolotti”. In bocca al lupo!