La Dea incasserà 25 milioni per i i riscatti obbligatori di Pessina e Malinovskyi ma non è finita
Come ogni anno per l’Atalanta inizia una sfida complicata e non così scontata: riuscire a piazzare in prestito i giocatori tesserati per i nerazzurri ma che non rientrano nei piani tecnici della società. Per qualcuno si tratta di una formalità, per altri si dovrà lavorare di più. Alla prima categoria appartengono Matteo Pessina e Ruslan Malinovskyi, che dall’1 luglio saranno giocatori di proprietà rispettivamente di Monza e Olympique Marsiglia essendo stati ceduti in prestito con obbligo di riscatto. Le loro cessioni frutteranno 25 milioni.
Atalanta: chi riparte in prestito
Come ricorda L’Eco di Bergamo, chi è in cerca di sistemazione è Viktor Kovalenko: con la retrocessione dello Spezia, decade l’obbligo di riscatto da parte dei liguri e diventa un giocatore da piazzare come Aleksej Miranchuk, per cui il Torino non ha ancora esercitato il riscatto (fissato a 12 milioni). Nadir Zortea ha chance di restare al Sassuolo solo se l’Atalanta farà un sostanzioso sconto rispetto agli otto milioni di euro richiesti, un po’ come per Pierluigi Gollini a Napoli. Poi ci sono giocatori come Ebrima Colley, Alessandro Cortinovis, Emmanuel Latte Lath, Moustapha Cissé, Samuel Giovane e molti altri, destinati a tornare a Zingonia ma virtualmente già con la valigia in mano.