La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato la meteora Mateusz Praszelik del Verona, ora al Cosenza

Alzi la mano chiunque sappia chi è Mateusz Praszelik. Oggi, almeno fino al 30 giugno quando scadono contratti e movimenti di stagione, è in prestito al Cosenza. Allora, all’epoca della bufera, era abile e arruolato nell’Hellas Verona. E non stiamo parlando della preistoria, ma solo un anno e mezzo fa: la goccia che ha fatto traboccare il vaso del numero proibito ufficialmente da martedì 27 giugno fu proprio la scelta del’88 da parte del trequartista polacco.

L’88 E IL VERONESE. Il casus belli in realtà non era lui, bensì Verona, sempre nel centro del mirino dei cacciatori di neonazisti, neofascisti e fantasmi vari. Anche per una tifoseria non certo schierata a sinistra, come se si trattasse di un obbligo morale o di legge. Ci fu, ovviamente, senza scomodare nomi ingombranti, chi accusò Praszelik, giunto dallo Slask Breslavia in obbligo di riscatto condizionato (la salvezza) il 29 gennaio 2022, di aver voluto assecondare le presunte tentazioni di ‘Heil Hitler’ (doppia H, ottava lettera dell’alfabeto: ecco l’88) del pubblico gialloblù. Un casino scoppiato 22 anni dopo Gigi Buffon che lo portava al Parma e, per soprammercato, aveva aggiunto il ‘Boia chi molla’ (noto moto mussoliniano) nel sottomaglia.

L’88 DI PRASZELIK. L’interessato, che ai piedi della Sila (10 partite appena) ha optato per un meno scomodo 17, spiegò invano, perché ormai l’indice accusatorio era puntato, di aver raddoppiato la cifra preferita in quanto l’8, appunto, era già di Darko Lazovic. Il parallelismo con Bergamo e l’Atalanta è immediato: Mario Pasalic, che dovrà rinunciare al numero bandito e maledetto, scelse l’88 perché l’8 era di Robin Gosens. Salvo abituarcisi anche dopo la cessione del tedesco all’Inter. Ma è sul caso Praszelik che Lega Calcio di Serie A e FICG avevano preso la decisione ratificata ieri mattina davanti al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Ovviamente senza reclamizzare né ufficializzare la cosa. Misteri d’Italia.