Seconda negli assist e nei chilometri percorsi, quarta nei tiri e quinta nei corner. L’Atalanta dopo 4 turni è esattamente a metà della classifica generale, ma nelle statistiche di squadra è comunque ben posizionata. Contraddizione apparente o sostanziale che sia, questa combinazione di buoni dati collettivi rende ancora più evidente l’impatto degli errori individuali sui singoli match.
L’Atalanta e i chilometri di squadra
114 chilometri e 810 metri nella specifica voce, che la dice lunga circa le attitudini della rosa a disposizione di Gian Piero Gasperini. Ma non sembra proprio qualcosa di particolarmente impattante. La Lazio di Maurizio Sarri, solo 3 punti sui 12 finora disponibili, detiene infatti il primato con 115,401. Chiude il podio il Monza a 114,280. Dietro i capitolini (66,726) e i brianzoli (66,426), invece, a quota 65,629, il chilometraggio della distanza media corsa, roba insomma da scattisti tipo Ademola Lookman.
Assist e tiri nerazzurri
Alle spalle dell’Inter la statistica dei passaggi vincenti, 8 (2 Ruggeri e De Roon, 1 Adopo, Ederson, De Ketelaere e Koopmeiners) contro 11, a pari merito con la Roma. Quanto alle conclusioni (24 in porta, 25 fuori, 14 respinte) e ai cross (30 utili, meno della metà), sono entrambi curiosamente a quota 63: dalle prime, però, sono arrivati solo 8 gol, per una percentuale realizzativa del 12 per cento. 78 la cifra del Napoli, 74 l’interista, 65 dei portacolori del calcio della corona ferrea. Per i calci d’angolo, 25, ci sono davanti Lazio (28), Sassuolo (27) e la coppia Napoli-Roma (26).
Atalanta: le altre statistiche
Spiccano le 261 palle recuperate a fronte delle sole 39 perse e le 50 occasioni da gol. 48 i falli commessi, 34 i subìti. 4 gol su 8, la metà esatta, sono equamente divisi tra l’ultimo quarto d’ora del primo tempo e il primo della ripresa; 1 tra il quarto d’ora e la mezz’ora, quello di Teun Koopmeiners al “Franchi”, 1 tra l’ora e i tre quarti d’ora di gioco e 2 nello spicchio finale, alla prima giornata al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Quanto a quelli presi, infine, 5 a fronte di 13 parate (di cui 8 di Juan Musso e il resto di Marco Carnesecchi; efficacia del 38%), così distribuiti: 1 nel primo quarto d’ora e entro la mezzora, quelli di Frosinone; i 2 di Firenze per la rimonta sul 2-1 nell’ultimo terzo della prima frazione e sempre lì il 3-2 della sconfitta definitiva segnato da Kouamé nell’ultimo spicchio di gara.