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L’arbitro delle Canarie e quei curiosi incroci

L'incredibile, seppur corta, serie di incroci con l'attualità e il passato dell'arbitro Hernandez, giudice terzo della supersfida di giovedì all'Alvalade

Un arbitro delle Canarie, segnatamente di Lanzarote, non aveva mai arbitrato prima l’Atalanta. Ma c’è sempre una prima volta per tutto. 41 anni da spegnere sulla torta il prossimo 10 novembre, il signor Alejandro Hernandez Hernandez conosce benissimo sia lo Sporting Lisbona che almeno un giocatore dell’Atalanta, ospite giovedì 5 ottobre all’Estadio José de Alvalade nella seconda giornata del Gruppo D di Europa League.

L’arbitro delle Canarie: il precedente all’Alvalade

Un solo incrocio, decisamente pericoloso o quanto meno da scongiuri, con una delle contendenti. I padroni di casa ci persero nel girone D di Champions League il 12 ottobre dell’anno scorso, proprio all’Alvalade, col Marsiglia di Igor Tudor. A segno Guendouzi su rigore e Alexis Sanchez tra 20′ e 30′. Ruslan Malinovskyi non c’entra: sarebbe approdato all’OM solo nel mercato invernale.

L’arbitro degli incroci: Scalvini

Il fischietto lanzarotino è un volto notissimo e di fresca memoria anche per Giorgio Scalvini, unico atalantino in azzurro lo scorso 12 settembre allo stadio San Siro di Milano. Un full time in Italia-Ucraina, partita di qualificazione ai prossimi Europei per Nazioni. 2-1 con doppietta dell’interista Frattesi e tap-in di Yarmolenko per dimezzare il gap. Fine del bilancio? In un certo senso, mica tanto…

Hernandez e il futuro killer della Dea

Incredibile a dirsi, nel palmarès molto ricco dell’arbitro che nella Liga spagnola va comunque per la maggiore e non da oggi, anche una sfida che pare c’entrare poco o nulla con l’attualità. Eppure c’erano di fronte il futuro killer ai quarti di Europa League all’ultima partecipazione, quella da “retrocessi” dal girone di Champions, Christopher Nkunku, il doppiettista a Bergamo in maglia RB Lipsia il 14 aprile di un anno fa, e l’ennesimo parcheggiato eterno pescato dal mercato, Marco Tumminello. Un 3-1 nei quarti di Youth League, la Champions delle giovanili, del PSG alla Roma. Oltre a quei due segnò anche un certo Ballo-Touré e nei padroni di casa c’era l’attuale viola Ikoné. 9 marzo 2016: chiamatelo ritorno al futuro.

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