Lo chiamavano El Siete Pulmones, ma per quanto di muoveva su e giù per il campo, da umile portatore d’acqua di lusso, pareva ne avesse per quattordici. Intesi come giocatori, panchina compresa, non già come organi per respirare. Carlos Carmona, però, aveva anche i piedi, benché usati spesso in un lavoro oscuro e silenzioso per la causa comune. In maglia Atalanta, solo 5 palloni (più altrettanti assist) in porta in 161 partite, di cui uno famoso per abbattere a Bergamo il Napoli di Walter Mazzarri il 31 ottobre del 2012.
31 ottobre 2012: Carmona fa piangere Mazzarri e il Napoli
Era già il Ciuccio di Hamsik e Insigne, non proprio una squadretta, al cospetto delle ambizioni con le spone della Dea da “salvezza e poi vediamo come va, dove siamo eccetera” targata Stefano Colantuono. A pelo d’erba, di tanto in tanto, l’impresona. Questo stesso giorno 11 anni fa, lo scarico di German Denis valse il tiro a scendere sotto il sette davanti alla lunetta del tuttofare cileno del centrocampo, su azione rifinita dal crossetto del compagno di reparto Riccardo Cazzola.
Carmona-Napoli 1-0; il tabellino
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Stendardo, Manfredini, Brivio; Schelotto (40′ st Schelotto ), Carmona, Cazzola, Bonaventura; Moralez (36′ st De Luca), Denis. A disp.: Frezzolini, Polito, Lucchini, Matheu, Scozzarella, Troisi, Marilungo, Palma, Parra, Gagliardini. All.: Colantuono .
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (25′ st Mesto); Maggio, Inler, Behrami (9′ st Dzemaili ), Dossena (31′ st Vargas ); Hamsik ; Pandev, Insigne. A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Fernandez, Donadel, El Kaddouri. All.: Mazzarri
Arbitro: Orsato di Schio.
RETE: 19′ pt Carmona.
Ammoniti: Cannavaro, Pandev, De Sanctis (N), Cazzola, Carmona (A).
Presente bel goal e sofferto poco cosa strana in quella partita
Carmona…… onesto maglia sudata