Atalanta e Milan si presenteranno alla sfida di sabato con una lunga lista di infortunati che condizioneranno le scelte dei due tecnici. Il principale indiziato di questa fitta serie di ko è il calendario particolarmente affollato. Insomma, l’Europa fa ricche le formazioni ma pesa sulle scelte degli allenatori.
L’Europa non fa così male al rendimento in campionato
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, le statistiche degli ultimi cinque anni dicono che la Champions League incide relativamente, male squadre che scendono in campo il giovedì in Europa o in Conference League pagano un conto più salato. Considerando i dati dal 2018-19, i club impegnati in Champions, hanno ottenuto una media di 2,033 punti nelle giornate immediatamente prima e dopo la coppa e 1,996 la media nelle altre gare. L’Inter concede qualcosa agli impegni internazionali (1,896 contro 2,203), mentre il differenziale più sorprendente è quello del Napoli (2,333 a cavallo della Champions, 1,847 con la testa concentrata solo sulla A). Le altre coppe Europa e Conference League hanno un’incidenza leggermente negativa sul campionato, forse perché si gioca di giovedì e le trasferte sono disagevoli: 1,731 contro 1,891 è il dato generale. Volendo poi raggruppare le statistiche senza scorporarle in base alle coppe, il dato complessivo evidenzia un andamento equivalente: le squadre iscritte ai tornei continentali hanno conquistato una media di 1,906 punti a cavallo delle sfide di coppa e una media di 1,969 quando non avevano quell’impegno. Quando ci si può concentrare solo su quanto accade in Italia, invece, al primo posto c’è l’Inter (2,198) davanti a Juve (2,018), Atalanta (2,014) e Milan (2).
NO!!!!!
Beh ha contribuito la sua parte, se abbiamo pensato o pensiamo di fare punti con Juve, Napoli, Inter,Milan non abbiamo capito niente. Nessun giocatore della Dea potrebbe stare nemmeno in panchina in una di queste squadre. Pesano le sconfitte con Frosinone, Toro e Fiorentina.