Una doppietta di Lamberto Leonardi (8′ e 55′, di testa su cross di Sergio Magistrelli; a fine primo tempo, l’autorete di Giovanni Vavassori) nel 2-1 a Verona e, sul pullman del ritorno, il numero 1 degli Amici dell’Atalanta, ecco i Commandos. Una decisione quasi subitanea, la voglia matta di costituire anche a Bergamo un gruppo di tifosi organizzato: il 12 dicembre 1971 è una data storica per i fan nerazzurri.
Una doppietta di Leonardi e nascono i Commandos
Erano sfegatati ma non usavano fumogeni. Tanto che Francesco “Baffo” Palafreni fu cacciato dal direttivo, riunito un giovedì in Borgo Santa Caterina, perché colto sul fatto mentre usava un piccolo lanciarazzi. Il nucleo di fondatori, a cui si aggiunse dopo pochi giorni Ruggero “Geo” Longhi Zanardi che sarebbe poi stato l’ultimo presidente, prese la storica decisione di costituirsi nel primo gruppo ultras bergamasco alla latteria di Gianluigi Cuminetti in via Matris Domini. Uno zoccolo duro della Bergamo bene, borghesi o altoborghesi cui piaceva da matti esternare la propria passione calcistica, una questione di onore e di sangue.
Commandos: nomi e scioglimento
Piermauro Rovetta, Claudio Savoldelli, Maurizio Carsana, Dario Malacarne, Fulvio Bresciani, Lucio Bazzana e Carlo Agazzi sono i fondatori ufficiali. In curva, niente fumogeni, solo striscioni, bandiere e tamburi, come racconta Geo nella nostra intervista di qualche anno fa (QUI)
Nell’ottobre di 11 anni più tardi, lo scioglimento. Secondo Longhi Zanardi, perché la proprietaria dell’immobile della sede chiedeva tre volte il prezzo dell’affitto pagato fin lì. Ufficialmente, perché politica e violenza, da sempre bandite dai Commandos, l’avevano ormai fatta da padrone. E loro, selettivi com’erano, non avevano mai superato la cinquantina di aderenti. Una piccola grande storia che merita di essere celebrata.
