Ottavi e quarti di finale, 1999 e 2000, sempre con Giovanni Vavassori in panchina opposto ad Alberto Zaccheroni. Gli ultimi due precedenti tra gli undici totali col Milan in Coppa Italia, doppi perché nelle eliminatorie vigeva la regola dell’andata e del ritorno, hanno rispettato sia il fattore campo che il divario tecnico dell’epoca. Complessivamente, a San Siro l’Atalanta ha strappato al massimo un pareggio 48 anni fa, quando ad allenare c’era il compianto Titta Rota. La storia del bilancio nel trofeo nazionale con l’avversario di casa nel quarto secco della Coccarda, insomma, dice male ai nerazzurri.
Le ultime due eliminatorie contro il Diavolo
Partiamo dalla coda, ovvero dallo scollinamento del secolo. Erano quarti di finale anche in quel caso. 4-2 a Milano il 28 novembre 2000, quando all’illusorio vantaggio di Maurizio Ganz al 20′ rispondono la doppietta di Leonardo (30′ e 65′) inframezzata dal rigore di José Mari (54′) con Schevchenko a chiuderla a 2′ dal 90′. Al ritorno, a Bergamo, niente regalo di Santa Lucia: avanti con Nippo Nappi prima del quarto d’ora, i bergamaschi si fanno raggiungere al ventesimo da Boban e a Cristiano Doni non resta che strappare la vittoria di Pirro allo scadere. Rossoneri comunque sbattuti contro l’ostacolo Fiorentina in semifinale: 2-2 tra le mura amiche, ko all’inglese a Firenze.
Nel ’99, invece, danze aperte sotto la Maresana col 3-2 atalantino in rimonta del 2 dicembre, con la squadra ancora in serie B. Nell’ottavo di andata, a segno Schevchenko (14′), Leonardo (67′), Caccia (70′) e un doppio Nappi (87′ e 90′). A campi invertiti, 12 giorni più tardi, tris secco sulla ruota di Milano grazie a Bierhoff (40′) e Guglielminpietro (53′ e 65′).
I precedenti di Coppa Italia negli anni ’70
L’1-1 del 5 settembre 1976, nel girone di qualificazione A vinto dai meneghini, riserva comunque a Pierino Fanna la gloria delle grandi illusioni all’11’ della ripresa fino al pari di Silva al 27′. E a tutt’oggi è il miglior risultato bergamasco in casa altrui nella storia della competizione a due. Il Diavolo di Nereo Rocco, alla fine, alzò il trofeo proprio al “Meazza” col 2-0 ai cugini dell’Inter. Stessa cosa, stavolta 6-3 ai rigori con la Juve a Roma all’inizio del primo mese totalmente estivo, curiosamente, dopo il girone di qualificazione II del secondo turno nel ’73. Al Comunale, il 26 maggio, con la truppa di Giulio Corsini già retrocessa in serie B, Chiarugi (1′) e Bigon (15′) si spianano la strada verso il primo posto. Così come al ritorno il 21 giugno grazie all’autogol al 24′ di Giovanni Pirola provocata dal colpo di testa di Ramon Turone.
Milan e Atalanta in coppa: le altre sfide
Nel girone 1 del II turno di qualificazione, a San Siro, il 6 febbraio ’74 illude Vignando (23′) e risolvono Benetti (46′) e il deja-vu Bigon (81′). Heriberto Herrera non la raddrizza nemmeno a Bergamo due settimane più tardi (3′ Chiarugi, 5′ Divina, 21′ Rivera, 52′ F. Bergamaschi, 76′ Bigon, 89′ Vianello). All’appello ne mancano un paio, entrambe nel primo girone: il 31 agosto 1983 espugnano il “Comunale” Baresi dal dischetto e Carotti decidendo la sfida Castagner-Sonetti, il 24 gennaio 1990 il precedente della vergogna milanista con Rijkaard a non restituire la rimessa, il contatto su Borgonovo e il Franco nazionale ad acciuffare Giorgio Bresciani al novantesimo dagli 11 metri. La banda Sacchi subirà il contrappasso perdendo il trofeo a San Siro davanti alla Juve di Zoff. Altri tempi.
il furto del secolo
Roma bis. Prepararsi a tutto. Il Bilan deve passare sto turno in un modo o nell’altro. Ci vogliono 11 combattenti veri, non 9, non 10.
Fuoriclasse???? Fuori da qualsiasi lealtà sportiva !!!
Come no. Il grande Stromberg finita la partita è uscito piangendo x quello che aveva combinato quel specie di giocatore chiamato Baresi
Come no
No comment
Lo seppelliranno col braccio alzato per richiesta di falli e fuorigioco 🐷
Grande lealtà sportiva…..
Ma perché’ si gioca a Milano?