La vittoria nei quarti di finale di Coppa Italia contro il Milan ha acceso le luci sull’Atalanta, tornata dalla gara di San Siro con tante certezze in vista del resto della stagione. La prima è il feeling tra i nerazzurro e il secondo trofeo nazionale, visto che la Dea si presenta alle semifinali per la quarta volta in sei anni. Ma non è tutto.
Portiere, risultati e morale: in casa Atalanta funziona tutto
Come sottolinea L’Eco di Bergamo, l’Atalanta, che a novembre ha superato brillantate il girone di Europa League resta in corsa su tre fonti, visto che, nonostante qualche alto e basso in campionato, ha nel mirino anche la zona Champions. Gasperini, inoltre, sembra aver trovato un undici ideale, visto che contro la Roma e contro il Milan è stato scelto lo stesso undici di partenza, segnale che in alcuni settori chiave sono stati risolti i nodi che hanno caratterizzato l’inizio della stagione a partire dal suolo di portare con Marco Carnesecchi sempre utilizzato dalla gara col Rakow del 14 dicembre.
Piedi per terra e avanti di partita in partita senza fare programmi!
Ottima prestazione ma starei coi piedi per terra perché l’Atalanta ci ha abituato a fare cose così poi perdere ingenuamente con le “piccole” senza nessun motivo. È una squadra ottima ma che non ha mai conosciuto la continuità che ti può consacrare ad essere una vera grande vincendo anche trofei
Pura de nigu’w Atalanta vinci per Noi ⚫ 🔵 Bérghem ⚽️ 🇮🇹
Sarebbe ora che Gasp capisse l’importanza di chi riesce a dare una vera mano alla difesa, con le sue uscite spericolate che ricordano altri tempi ! Di mummie imbambolate non c’è proprio bisogno !
E anche la coppa Italia….
Il prossimo portiere della NAZIONALE! Bravissimo Marco, mi auguro che tu resti all’Atalanta, fino a che l’Atalanta vinca la Coppa dei Campioni!!!!!!!GRAZIE MARCO.
Grande portiere
Forza carnesecchi
Posso dire? A me quest’anno piacerebbe tanto vincere una coppa, e del piazzamento finale in campionato interessa abbastanza meno.
Ce la possiamo giocare sia in coppa Italia che in Europa League.
Sognare è legittimo, direi proprio.