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Biondini e Orsolini, candeline per due meteore

Traguardo con l'anagrafe di segno opposto per il mediano romagnolo e l'ala ascolana: il veterano ha smesso da tempo, il '97 è un moloch del Bologna

Uno era ripartito da casa sua, a Cesena, per tentare la scalata ai professionisti laddove la società era fallita l’estate prima, salvo lanciarsi (novembre 2020) nella politica del pallone, da vicepresidente vicario dell’Associazione Italiana Calciatori nonché consigliere federale della FIGC. L’altro, invece, è diventata una bandiera e un simbolo del Bologna ora proteso a nuovi obiettivi agli ordini dell’allievo gasperiniano Thiago Motta e al fianco del volto noto Remo Freuler. Candeline per due ex meteore atalantine, oggi, mercoledì 24 gennaio, come Davide Biondini che dice 41 e Riccardo Orsolini che ne fa 27.

Biondini il rosso

Davide, romagnolo di Longiano, capello fulvo e passo da mediano a due fasi, poté indossare continuativamente il numero 88 bandito dalla scorsa estate, a differenza di Buffon, senza passare per il nazi di turno. Da 2018, il ritorno alla base, al Cesena fallito e costretto a ripartire dalla serie D, ma finì a quota 36 l’anno dopo. Interno, mezzala o esterno part time, 20 match su 24 da titolare nella Dea nel 2012-2013 di Stefano Colantuono. Vicenza, Reggina, Cagliari, Genoa (titolare del cartellino nel suo periodo orobico) e Sassuolo le altre stazioni della carriera, condita da 2 apparizioni in Nazionale.

L’Orso che non mordeva

Scarpa d’Oro (5 in 7 partite) al Mondiale Under 20 sudcoreano nel 2017, ormai è passato un lustro d’un annetto dal passaggio dell’allora prestito (biennale, in teoria) juventino sulla via Emilia dopo che a Bergamo era apparso chiaro che avrebbe fatto panchina a vita a Ilicic e Gomez. Nonostante il ruolo di secondo piano, l’onore di consumare 1 delle 10 presenze (titolare solo col Sassuolo in Coppa Italia, assist dalla bandierina per il raddoppio di Toloi) in Europa League come cambio dell’ammonito sloveno a Nicosia contro l’Apollon Limassol. Era il 2 novembre e il possibile gol gli venne stoppato dal braccio di Bruno Vale. Ora, in rossoblù, è a 51 gol sui 59 totali in carriera in 201 allacciate di scarpe (su 263). Contro la Dea, da ex, 3 palloni nel sacco in 11 scontri diretti. Tanti auguri.

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