L’Eco di Bergamo di oggi pubblica una sorta di lettera d’amore, seppur da intendere in senso calcistico, del musicista e anima di Edonè Franz Barcella, grande tifoso atalantino, che saluta il suo idolo, ormai destinato all’Orlando City: “Mi sono spesso chiesto come tu fossi diventato il mio giocatore preferito. Come tu abbia fatto breccia nel mio cuore, non me lo sapevo proprio spiegare. Io che ero cresciuto con il mito di Strömberg e ho sempre ammirato i Migliaccio, i de Roon e i Bonacina. Campioni di dedizione, costanza e attaccamento. Tu sei sempre, invece, stato etichettato come un talento sprecato. Forse è per questo che mi piaci tanto: siamo sempre stati stupidamente attaccati a un’idea di modello di bravura, dimenticandoci la magia dell’ìngegno, della fantasia e dell’incostanza”.
Poi spazio a un curioso aneddoto: “Nell’agosto 2022 acquistai una maglia di Muriel. Non ne compravo una da almeno 25 anni, dai miei primi indimenticabili anni di Curva. Inconsciamente, speravo che questo mio ultimo gesto d’amore avrebbe magicamente fatto cambiare le cose. A sorpresa, il mio desiderio si è avverato, e anche grazie a te siamo tornati in Europa. Adesso scusami ma sono di fretta, devo andare a comprare una maglietta. Non si sa mai…”
Pazzi pazzi pazzi. Batosta a Genova