‘Squadra che vince non si cambia’, si dice, e questo assunto mister Gasperini l’ha fatto suo dopo i sette risultati utili infilati dai suoi in stagione. Senza ancora la Coppa Italia e l’Europa a intervallare il campionato, il tecnico non ha nessuna intenzione di cambiare gli artefici delle vittorie. A parte un paio di pedine anche oggi in dubbio: Scamacca o Miranchuk, Koopmeiners o Pasalic.
Come scrive il Corriere di Bergamo, nonostante la grande abbondanza nelle corsie esterne e in attacco, il tecnico non vuole fare stravolgimenti: “Bakker deve fare prima tante buone prestazioni, non guardo al valore di mercato altrimenti non avrei lanciato Ruggeri, e sulla sinistra c’è anche Zappacosta”, ha spiegato ieri, e il discorso non cambia nemmeno se il nome è quello dell’acquisto più caro della storia nerazzurra, “Touré quando avrà l’occasione dovrà sfruttarla ma in questo momento bisogna andar forte”. E a viaggiare spedito ultimamente è stato soprattutto De Ketelaere, “che ha bisogno ancora di tante conferme, non bastano poche partite”, ma anche i vari Miranchuk, Holm, Carnesecchi, che piano piano hanno mostrato tutta la loro potenzialità allargando il parterre di titolari.
Rosa lunga quindi, ma fino a un certo punto: pur con Toloi in forma sarà Scalvini-Djimsiti-Kolasinac il terzetto titolare in retroguardia, con de Roon e Pasalic a centrocampo e Holm e Ruggeri sulle fasce a sovrapporsi al tridente. “Sarà un grande test per noi, dobbiamo avere personalità e forza, sarà una grande prova di maturità”, ha continuato il Gasp prima di raggiungere una Genova sepolta da secchiate d’acqua, “ultimamente siamo cresciuti in autostima, considerazione, gioco, fiducia, realizzazione dei gol e tenuta del campo”. Non è ancora tempo per i vari Adopo, Bakker e Tourè.
Kolasinac