30 gol in 89 partite facendo sognare i tifosi nelle notti europee non si scordano così facilmente. Tante che a Evair Aparecido Paulino, a fine gennaio contro l’Udinese, l’intero Gewiss Stadium ha tribunato un enorme applauso coi cori del caso. E-e-e-vair! Oggi il campione di Crisolia, Minas Gerais, Brasile, compie 59 anni. E il 21 febbraio è una vera e propria pasticceria di torte di compleanno, visto che tagliano i rispettivi traguardi anche Luigi Sala (50), Carlos Carmona (37) e Brandon Soppy (22), unico ovviamente ancora in attività, passato sempre in prestito dal Torino allo Schalke 04 nella finestra invernale.

Evair, Bomber Triste o ammazzagrandi?

Cresciuto calcisticamente nel Guarani e piovuto sotto le Mura Venete nell’estate del 1988 carico di palloni nel sacco, 55 in 77 partite, il Bomber Triste che soffriva di saudade tranne che quando vedeva la porta va ancora famoso da queste parti per aver killerato la Juventus a Torino il 22 gennaio 1989. Un ammazzagrandi che tra le vittime annovera pure il Milan, a San Siro, il 17 marzo del 1991. La Coppa Uefa scalata fino ai quarti con l’Inter e la coppia con Claudio Paul Caniggia, alias il Figlio del Vento, lo hanno reso immortale, con allenatori come i compianti Emiliano Mondonico, Piero Frosio e Bruno Giorgi. Infine, Palmeiras, Vasco da Gama, Atlético Mineiro, Portuguesa, San Paolo, Coritiba, Goiás e Figueirense con una breve parentesi in Giappone al Yokohama Flugels.

Sala da compleanno

Una salvezza con Giovanni Vavassori e due retrocessioni con Giancarlo Finardi, nel doppio spareggio con la Reggina, e Delio Rossi a sostituire vanamente Andrea Mandorlini, invece, il palmarès più scuro che chiaro di Luigi Sala da Carate Brianza (nato a Mariano Comense), parentesi al Chievo tra le tre annate atalantine (2001-2003, 2004/2005). 11 gol in 104 presenze il curriculum nerazzurro, dopo il natìo Como, il Bari e il Milan. In seguito, Sampdoria, Udinese e il biennio di chiusura della carriera con 5 sfere magiche nel sacco in 61 match, appendendo le scarpe al chiodo a quota 37. Può dire di aver vinto lo scudetto a fine ventesimo secolo, in rossonero, con Alberto Zaccheroni.

Carmona, el Siete Pulmones

Mediano di contenimento ma anche da ribaltamento del fronte, Carlitos Carmona da Coquimbo, Cile, detto el Siete Pulmones perché nessuno correva quanto lui da portatore d’acqua di qualità. 160 allacciate di stringhe con 5 reti dall’agosto del 2011 fino al gennaio 2017, quando il nuovo che avanza(va) Gian Piero Gasperini lo liberò per l’avventura nella Mls cogli Atlanta United, il percorso atalantino, da scudiero di Luca Cigarini. Proveniente dalla Reggina che l’aveva pescato nel Coquimbo Unido, a casa sua, ci tornò per ritirarsi due anni or sono. Prima, però, il Colo Colo, per vincerci supercoppa e coppa nazionale nel 2018 e 2019.

Soppy: un’occasione mancata

Quanto al francese di origini ivoriane Soppy, nato ad Aubervilliers, sobborgo parigino del dipartimento Senna-Saint-Denis, dicono tutte le sole 16 presenze da prelevato speciale dall’Udinese, dove pareva la nuova stella della fascia destra dopo gli inizi nel Rennes, e la bocciatura anche di Ivan Juric al Torino. Chissà se in serie B tedesca riuscirà a recuperare il terreno perduto. Tanti auguri.