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Compleanno-amarcord: Garlini e quel rigore che sarebbe valso la semifinale

4 marzo, candeline per Oliviero Garlini. Ma la data per cui viene più ricordato è quell'incredibile 20 aprile in cui tutta Bergamo si vestì di nerazzurro

Prima della pandemia faceva il direttore sportivo ad Azzano in Promozione. Ora il calcio è un ricordo lontano da coltivare nel cuore anche degli appassionati, dopo aver allenato e fatto il dirigente a Dalmine e Longuelo. Ma il mito trascende le circostanze di luogo e di tempo, fisso a quel 20 aprile del 1988 in cui Bergamo si fermò a sognare. Oliviero Garlini, 67 anni oggi, lunedì 4 marzo 2023, attaccante cresciuto nella sua Stezzano, ex pallavolista, resterà sempre legato alle Coppa delle Coppe dalla finale sfiorata. Già, il Malines. Il nome francofono del fiammingo K.V. Mechelen, avversario nelle semifinali, doppio 2-1 sulla gobba ma estasi annusata per 17 minuti, 32 al lordo dell’intervallo. Grazie al rigore del Gas, Oliviero Bomber Vero, al 40′ del primo tempo, prima della rimonta ospite.

Garlini, compleanno di rigore

Un amarcord che è un lampo accecante per il più illustre sul campo dei festeggiati del 4 marzo da (Alessandrelli e Brambilla gli altri). L’Atalanta di Emiliano Mondonico, gli eroi di Lisbona vendicatisi dello Sporting un quarto di secolo più tardi delle 3 partite che eliminarono i Quario-boys al battesimo del fuoco col Vecchio Continente. Una squadra che stava risalendo in serie A, quasi all’atto finale di una competizione UEFA. A trascinare la truppa a suon di gol, il Gas, reduce dal ruolo di vice Rummenigge nell’Inter trapattoniana: 17 in 34 match di campionato, 3 in 6 di coppa compresi l’apripista in spaccata col Merthyr e il bis di testa all’Ofi Creta, 2 in 5 di Coppa Italia.

Garlini, il gas del gol

Saranno in tutto 27 i palloni in porta del Garlini atalantino, con quello al Toro in A e i 4 in 6 gare nel trofeo della coccarda nello spicchio d’annata successivo che ne avrebbe segnato l’addio nelle liste suppletive di novembre, direzione Ancona, scansato dall’ingombrante presenza di Evair. I gol, la cifra di una punta come il Gas. 103 da professionista, senza essere per forza centravanti, che in nerazzurro era il posto di Aldo Cantarutti, l’altro eroe della favola accompagnata dalle geniali invenzioni di Eligio Nicolini. 18 in A, 56 in B e il resto in C, arrivando a quota 105 grazie al paio da dilettante nel Corbetta a 35 anni, in una carriera da zingaro: Como, Empoli, Nocerina (promozione cadetta nel 1978), Fano, Cesena, Lazio, Inter, Atalanta, Ancona, Ascoli e Ravenna le maglie “pro”. Tanti auguri: più compleanno amarcord di questo, è quasi impossibile.

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1 mese fa

Ciao. Carissimo. Da Vanni. Cesena

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