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15 marzo: auguri a Pinato e Zambetti

Sessant'anno tondi per il recordman di imbattibilità societario, sessantaquattro per la grande promessa di Lallio

Il 15 marzo, in casa Atalanta, doppio compleanno. Il portiere del record e l’attaccante enfant-du-pays, il sessantenne Angelo Pinato e il sessantaquattrenne Angelo Zambetti, da annoverare tra gli eroi della risalita dalla serie C che una volta dato il suo contributo si fermò per andare a parare a Ospitaletto e alla Brembillese chiudendo trentenne.

Pinato, un portiere in carriera

Pinato non è soltanto fra gli scopritori di Gigio Donnarumma. Il monzese in nerazzurro fece da titolare una sola stagione sulle undici totali. A bacheca già pienotta, complice la militanza nel Milan, grazie a Supercoppa Italiana (1988) e Coppa dei Campioni (1989) da backup di Giovanni Galli, rientrato nel natìo Monza (Coppa Italia di serie C, o semiprofessionisti, nel 1988), ecco la scelta per il nerazzurro e una tranquilla carriera in provincia. Da vice di Fabrizio Ferron prima, con l’interludio a Piacenza nel 1991/92, e Alberto “Jimmy” Fontana e Massimo Taibi poi, dal 1997 al 2002, per chiudere a 39 anni nella Sampdoria dove s’era precedentemente trasferito proprio il bollatese volante che gli ostruiva la strada della gloria sotto le Mura.

Il record d’imbattibilità di Pinato

Risulta ancora il detentore del record di imbattibilità societario di 757 minuti stabilito nel 1996/97, quando riuscì a scalzare dallo starting 11 Davide Micillo (23 presenze e 25 gol presi in campionato contro 11 e 21) tenendo lo specchio illibato dalla dodicesima alla diciannovesima. In tutto, 70 presenze tra A e B, 26 in Coppa Italia e 2 nel Torneo Anglo-Italiano. Compagni di viaggio come Claudio Caniggia, Paulino Evair, Valter Bonacina, Daniele Fortunato, lo stesso Superpippo (capocannoniere a 24 nell’annata d’oro del portierone), Mimmo Morfeo, Gigi Lentini e i nuovi fenomeni del Vava a cavallo dei due secoli (Bellini, Pinardi, Pelizzoli, Zauri, gli Zenoni). Tecnici come Piero Frosio, Bruno Giorgi, Marcello Lippi, Emiliano Mondonico, Bortolo mutti e Giovanni Vavassori. E pure la chicca del poker di rigori parati: quelli all’ex compagno di squadra Scapolo in un Bologna-Atalanta 3-1 e a Batistuta in un occhiale al “Franchi” con la Fiorentina nella stagione buona, più il paio a Daniel Andersson nel 2-0 a Bari del 22 ottobre 2000 (gol di Rossini e Ventola). Auguri, campione.

Zambetti, la meteora che ci sapeva fare

Non era facile divincolarsi e scalare le gerarchie in un reparto con Carletto De Bernardi, Lele Messina ed Ezio Bertuzzo, mettendoci anche la sottopunta Augusto Scala. Eppure, Nell’anno di grazia 1981, tra B e C, il lalliese Zambetti segnò al Foggia nel 2-0 del 29 marzo, da match winner il 31 maggio col Bari a Bergamo, quando Giulio Corsini aveva già sostituito Bruno Bolchi e infine nel sedicesimo di andata di Coppa Italia in casa del Derthona per pareggiarla il 25 novembre. Fine degli acuti sottoporta del promettente e tecnico attaccante, più una seconda punta o un fantasista, dopo 44 presenze. Per lui, in seguito, solo C e Interregionale. Tanti auguri.

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