In un weekend complicato per il calcio italiano, il malore che ha colpito Joe Barone ha scosso il mondo del calcio. Al di là di qualche becero momento apparso sul web, la scelta di rinviare Atalanta-Fiorentina è apparsa la decisione più logica, come sottolineato dal direttore del centro tecnico di Coverciano, Maurizio Francini.
Maurizio Francini concorde sul rinvio di Atalanta-Fiorentina
“Sono triste perché si parla di una vita umana appesa ad un macchinario e credo che umanamente non possiamo che essere tutti solidali – ha detto a Radio FirenzeViola -. Il rinvio della gara con l’Atalanta? Finalmente si sta andando verso un canale più umano nel calcio, non giocare la partita è stato un gesto umano. Qualche calciatore come Biraghi e Milenkovic avevano già vissuto certi momenti e sarebbe stato difficile scendere in campo quando una persona sta lottando tra la vita e la morte. Ci vuole un calcio più empatico. Come diceva la famiglia Della Valle il calcio è divertimento e proprio per questo deve ripercorrere la strada umana“.
Se fosse stato il contrario si sarebbe giocato
Da Sampdoriano onore ai tifosi della dea💙🤍❤️🖤🤍💙🖤
Giu’ a novanta con gli americani…
Se non fosse intriso dell’ipocrisia che circonda il calcio e la vita umana in genere, sì in quel caso sarebbe stato un bel gesto.
Adesso però fermate il campionato anche per la prossima strage in mare, per i morti sul lavoro e per il più umile e sconosciuto vecchietto che termina la sua storia.
È stato un gesto inutile ed ipocrita.
Si preoccupassero così di chi muore in ospedale tutti i giorni anziché solo dei VIP italoamericani che non si sa manco come si sono arricchiti
mi auguro che si riprenda in fretta e torni tra i suoi cari,ma per il resto parole solo parole quando il tutto sarà finito ci dimentica in fretta sia negli episodi passati e nelle prossime partite dove vi sono interessi allora non importa che sia l’atalanta ma che si arrivi a vincere la coppa italia e magari andare nelle coppe europee quindi in ultima analisi la partita si doveva giocare
R.I.P.🙏Per giocare una partita c’è sempre tempo, per i vivi.
Di umano i Viola non hanno niente
COMISSO , TACI E IMPARA , OKKEI
Giusto così,ma non dimentichiamo che che subito dopo la morte del nostro giocatore Chicco Pisani e la fidanzata Alessandra Midali,i nostri giocatori,tre giorni dopo sono scesi ugualmente in campo
Massimo rispetto per la persona e davvero auguri che la cosa si risolva per lui positivamente.. ma non è che se qualcuno nella mia fabbrica ha avuto un malore la produzione si ferma…vai a lavorare lo stesso,col pensiero e qualche preghiera che magari ricordi ma ci vai lo stesso se non sei un familiare stretto…
Certo nonostante il sig Barone in passato avesse parlato male di noi bergamaschi….. da noi c’è solo da imparare…..
beh insomma, ne faccio solo una questione di calcio non di aspetto umano che merita rispetto. A questo punto vale tutto per rimandare una partita, se un parente di un giocatore sta male e questo giocatore non se la sente di scendere in campo ci sarebbero i presupposti per rimandare la partita in quanto si altererebbero gli equilibri sportivi? Quel giocatore mancando o non essendo in condizioni psicologiche ottimali non garantirebbe il giusto apporto alla sua squadra e questo potrebbe falsare il risultato. Un pessimo precedente.
Tutto giusto ma…mi aspetterei un pò più di umanità e sensibilità anche in altre circostanze…
Ci mancherebbe
Siamo diventati tutti buonisti…