18 gol del superbomber in 19 partite, ma settimo posto a quota 31. Era la giornata, la ventesima, dell’1-1 interno con la Sampdoria, il 3 febbraio. Poi, 21 punti su 24, quota 52 e terzo posto, a meno 2 dall’Inter, che quel 3 febbraio era sempre capolista a più 10, e a meno 2 dalla Roma, scavalcando netto Milan, Torino, Lazio e Sassuolo. Allora rispettivamente a +4, +3 (coi giallorossi), +3 e +2. Adesso, invece, a -9, -8, -2 e -7. Cifre a caso? Nossignori: la progressione nel campionato Primavera 1 dell’Under 19 dell’Atalanta una volta passato in Under 23 la sua bocca da fuoco, Vanja Vlahovic.
La Primavera senza Vlahovic: si segna uguale, si prende meno, si vola
La redistribuzione delle deleghe offensive e realizzative ha consentito a Dominic Vavassori, giunto 13 in stagione e 11 nella serie A delle ammiraglie dei settori giovanili, di fare la voce più grossa in area o nei pressi. 7 nelle ultime 7, senza prendere parte alla vittoriosa trasferta leccese. Al netto dello scivolone a manita (5-1) lo scorso 2 marzo al “Carillo Pesenti Pigna” di Alzano Lombardo, 16 reti fatte e la metà subite. Col serbo, evidentemente un accentratore in zona gol, erano state 35 e 26 in 20 turni. Adesso, quindi, si segna un po’ di più beccando mediamente meno.
Il caso Vlahovic: numeri da far quadrare col collettivo
L’ex Partizan, vent’anni compiuti i 23 marzo, nella Seconda Squadra s’è aggiunto all’affare della finestra invernale Siren Diao Balde, arrivato in pacco dono da Verona insieme ad Isak Hien, il difensore per allungare la coperta corta di Gian Piero Gasperini. Agli ordini di Francesco Modesto, già 5 gol e 1 assist in 12 partite. Ma la squadra in cui milita ha compiuto passi avanti? Vediamo: 18 punti in 13 giornate, contro 37 in 22, scendendo da 1,68 di media a 1,39, sottolineando che nell’1-2 casalingo col Vicenza non c’era. E i gol? 23-20 di quoziente prima, 16-13 in aggiunta. I conti fateli pure voi. Individualmente nulla da dire, ma come armonizzargli intorno un progetto?
Complimenti all’allenatore Bosi