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Il compleanno in campo da ex di Matteo Pessina

Coincidenza tra sfida da ex e ventisettesimo compleanno per il volto noto monzese. Da pedina di scambio a plsuvalenza

Difficilmente un giovane approdato a Bergamo da tutt’altra scuola, e soprattutto a titolo di contropartita tecnica, con tanta gavetta in C alle spalle, possa sfondare. Ma è un discorso che vale per qualunque club e latitudine. Eppure Matteo Pessina, campione d’Europa due anni fa a Wembley, cola natìo Monza e Como alle spalle, il cartellino del Milan, un primo assaggio nel 2018-2019 dopo il prestito allo Spezia e quindi, al rientro dal parcheggio veronese,  due annate nella rosa dei titolari, all’Atalanta ce l’ha fatta. Per poi tornare a casa sua, da bravo e studioso figlio del commercialista, capitano del calcio della Corona Ferrea. Per il mancino, ventisettesimo compleanno in campo da ex all’U-Power Stadium nel match del suo cuore della trentatreesima giornata.

21 aprile 2024: per Pessina fanno 27

96 partite condite da 6 gol, tra cui la fragorosa doppietta al Napoli nella semifinale di ritorno di Coppa Italia nel Gewiss Stadium ahilui e ahinoi vuoto, non si possono certo dimenticare. Avrebbe segnato da match winner anche allo Young Boys, sotto la Curva Nord strapiena, in un girone di Champions poi chiuso da terzo per un’avventuretta ulteriore in Europa League conclusa ai quarti contro il Rass Ballensport Leipzig. Il 21 aprile Pessina, il ragazzo di Monza che può spaziare dalla mediana, dov’è confinato adesso nel 4-2-3-1 a mo’ di leone in gabbia dalle alchimie tattiche di Raffaele Palladino, allievo in campo ancora bambino al Genoa di Gian Piero Gasperini, spegne le candeline nel santuario di casa.

Da contropartita di Conti a plusvalenza

In molti, anzi tutti, pensavano che la rimonsesizzazione del duttile centrocampista, 5 volte a segno in 16 gettoni in Azzurro, fosse un downgrade. Del resto lui, con ben altre caratteristiche erede del Papu Gomez sulla trequarti gasperiniana, il salto di carriera l’aveva già fatto sotto la Maresana e tanto gli è bastato per il ritorno da re nella sua Monza. Da plsuvalenza, lui che nell’estate del 2017, a luglio, era arrivato da contropartita per la cessione di Andrea Conti al Diavolo. E da queste parti i tifosi s’erano incazzati non poco. Tanti auguri anche alle cifre, oltre all’umanità e alla simpatia del ragazzo, perché 40 gioie da professionista in 309 timbrature di cartellino per uno che gioca e battaglia in mezzo mica sono pizza e fichi.

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giò
giò
14 giorni fa

rimonsesizzazione” ma come c…o scrive costiu??????

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