Crollata l’imbattibilità della Lazio proprio per mano dell’Atalanta, adesso sono i nerazzurri a guidare la speciale classifica delle imbattibili: 7 partite senza cadute
L’ultima a fare lo sgambetto all’Atalanta è stata la Spal, il 20 gennaio scorso, un 2-1 in rimonta. Dopodiché la squadra di Gian Piero Gasperini, vincendone 6 su 8, nel girone di ritorno s’è issata in vetta alla classifica delle imbattibili. E il suo settebello al riparo da cadute, rileva L’Eco di Bergamo, è coinciso mercoledì sera proprio con la perdita dell’imbattibilità della Lazio, durata il record di ben 21 partite.
ATALANTA, LAZIO E IMBATTIBILI. Detronizzata l’Aquila, che non perdeva dall’ultima settimana di settembre con l’Inter, i nerazzurri guidano la graduatoria delle imbattibili a quota 7 – come Manchester United e Wolverhampton – di cui 5 successi consecutivi, davanti a Juventus (5-5), Napoli (4-4), Fiorentina (4), Roma (3-3), Parma e Torino (2-1), Inter (2), Milan e Cagliari (1-1), Sassuolo e Brescia (1) con le altre a 0.
L’ATALANTA E I RECORD DELLE IMBATTIBILI. La Lazio, battuta e interrotta dall’Atalanta, non è così riuscita a eguagliare la serie positiva dell’Udinese versione 1954-1955, ferma a 23. Il record dei record appartiene tuttora al Milan, che tra 1991 e 1993 si fece 58 match filati senza perdere, davanti alla Juventus, tra 2011 e 2012, con 49.
ATALANTA, L’IMBATTIBILE DA GENNAIO. Il 25 gennaio lo start ufficiale della serie dell’imbattibilità atalantina, che a fine stagione arriverebbe a 18 senza ulteriori inciampi, col 7-0 in casa del Torino. Quindi il 2-2 interno col Genoa, il 2-1 al “Franchi” con la Fiorentina, il 2-1 alla Roma, il 7-2 a Lecce prima del lockdown, il 4-1 al Sassuolo e il 3-2, appunto, alla Lazio. Europa compresa, ovvero ottavi col Valencia, la striscia si allunga a 9; nei massimi campionati continentali, Bayern a 19 (con 12 vittorie di fila), PSG a 15, Atletico Madrid 9 e Siviglia 8.
