José Palomino, un errore in disimpegno e quella palla recuperata su Morata che ha dato via al pari di Remo Freuler. L’immagine dell’Atalanta del momento
Non è un titolare, anzi non può più esserlo: ci sono Cristian Romero e Berat Djimsiti, da perno a mastino di centrosinistra, a chiudergli l’arco costituzionale percorribile da un mancino puro come lui, pure risoluto a non girarsi sul destro nemmeno se gli sparassero dalla tribuna alla fetta preferita. In più, commette leggerezze, specialmente nei disimpegni. Come quello corto che ha aperto la via a Bentancur per innescare l’accentramento con vantaggio a giro di Federico Chiesa, il tuffatore seriale del mancato successo della Juventus al cospetto di un’Atalanta comunque più pimpante e pronta a rialzarsi. Il simbolo del momento nerazzurro, ovvero risultati così così ma capacità di passare sopra l’errore di turno, è proprio José Palomino. Che s’è fatto ampiamente perdonare dando il la all’azione dell’1-1.
PALOMINO, DALL’ERRORE AL MEZZO ASSIST. Quel recupero uscendo altissimo su Alvaro Morata, peraltro non sempre controllato anche perché si scambiava spesso di posizione con Cristiano Ronaldo, di fatto ha propiziato il mega rimpallo sfociato nella magia scheggiata dalla traversa dell’1-1 di Remo Freuler. Bentancur spiazzato dal Papu Gomez, lo svizzero che elude il rientro di Rabiot ed ecco lo score raddrizzato. Senza l’ennesimo tackle pulito sulla palla del difensore tucumano, però, il punto strappato non sarebbe stato possibile.
PALOMINO, SIMBOLO DI UN’ATALANTA A META’. La squadra di Gian Piero Gasperini, a pensarci bene, assomiglia tremendamente allo stangone classe 1990 che ha progressivamente perso il posto avendo trovato altri migliori di lui nel suo ruolo. Gli sbagli, nonostante il terzo uomo fisso a centrocampo, Matteo Pessina, che è il primo dei difendenti se non addirittura dei difensori chiamato com’è ad abbassarsi sul portatore di palla, continuano a essere il freno a mano tirato sui risultati, fin qui scarsini in campionato. Ma dopo l’errore esiste sempre la chance della redenzione. L’occasione, e vale anche per la possibilità di giocare dallo start per il crack di Rafael Toloi, fa l’uomo ladro. Il borseggio del buon José all’ex madridista è lì a dimostrarlo.
Grande
Palomino Bergamasco vero testa basa e laüra… L’importante l’è la òia e lui ce l’ha
Grande palomino professionista serio e sempre presente alla chiamata
Assomiglia al sindaco del Rione Sanità
però sul nostro Goal, nessuno si è accorto che parte da un suo anticipo su attaccante della Juve…che se saltato poteva andare verso Gollini solo e soletto?? non analizziamo la prestazione solo su un piccolo errore….allora anche jim e Romero potevano chiudere su Chiesa…