Miranchuk e Muriel ispirati, Maehle dimostra grande personalità, Sutalo fa la frittata ma poi rimedia

L’Atalanta conquista i quarti di finale di Coppa Italia superando per 3-1 il Cagliari al termine di una gara dominata dai nerazzurri a cui il punteggio finale è perfino stretto. A decidere il parziale le reti di Aleksej Miranchuk, Luis Muriel e Bosko Sutalo per i bergamaschi, gol di Riccardo Sottil per gli ospiti. Questi i nostri giudizi al termine del match:

Sportiello 6: un paio di facili parate nel primo tempo e poco altro in una gara che, parentesi del gol sardo a parte, l’Atalanta ha dominato dall’inizio alla fine.
Sutalo 6: quando deve togliere le castagne dal fuoco si dimostra troppo leggero nel duello con Sottil e la sua incertezza rischia di compromettere la partita. Si riscatta con la rete del definitivo 3-1.
Romero 6.5: guida con grande autorevolezza una linea difensiva quasi inedita e nel finale di gara firma un paio di chiusure non banali.
Djimsiti 6: non eccessivamente sollecitato dagli avanti sardi gioca una partita in tranquillità, trova anche una reta poi annullata per fuorigioco.
Maehle 6.5: esordio da titolare per il danese che dimostra di essere un giocatore di gamba, ma anche di personalità. Per lui un paio di cross e un paio di conclusioni che sottolineano tutta la sua voglia di incidere sul match.
Pessina 6: torna nella sua posizione naturale e senza strafare strappa una sufficienza. Esce per un fastidio muscolare (1′ st de Roon 6: gara in controllo, senza grossi spunti ma nemmeno errori).
Freuler 6.5: la mediana di questa sera del Cagliari è ben poca cosa e per il centrocampista svizzero è fin troppo facile assolvere ai compiti che gli dà mister Gasperini prima del fischio d’inizio (29′ st Depaoli sv).
Gosens 6.5: l’immancabile sforbiciata volante, un tiro ben contenuto da Vicario, ma anche tanti affondi sulla sinistra che domina con la consueta sicurezza (22′ st Hateboer 6: entra a risultato acquisito).
Malinovskyi 6: il sinistro è sempre pericoloso e lui non demerita in senso assoluto, ma per convincere Gasperini a concedergli maggiori chance da titolare deve e può fare di più.
Miranchuk 7: è l’uomo dei debutti, avendo timbrato il tabellino alla prima sia in Champions League sia in campionato e non poteva esimersi da farlo anche in Coppa Italia. Dopo due tentativi respinti da Vicario trova l’imbucata giusta cambi all volto alla gara (23′ st Ilicic 6: poco più di una sgambata).
Muriel 7: si mette inizialmente al servizio della squadra, poi, a un certo punto, decide che è arrivato il momento di lasciare il segno e dopo una traversa su punizione, batte Vicario con la specialità della casa, controllo in area e palla in buca d’angolo (42′ st Palomino sv).
Gasperini 6.5: l’Atalanta fa sempre l’Atalanta, in qualsiasi competizione, gioca e produce occasioni a raffica. Certo, maggiore concretezza nella prima parte di gara, avrebbe risparmiato al tecnico una buona dose di arrabbiatura.