Per il figlio d’arte Enrico Delprato, appena ufficializzato al Parma, i nerazzurri si riservano il diritto di controriscatto
L’Atalanta saluta Enrico Delprato senza dirgli addio. I nerazzurri, infatti, nell’affare col Parma noto già da lunedì e appena ufficializzato, si riservano il diritto di controriscatto. La panchina contro il Bologna è stato l’ultimo atto della sua estate spesa a sperare in una permanenza pur ai margini del blocco degli intoccabili. Livorno e Reggina le precedenti stazioni cadette in parcheggio per il figlio d’arte (papà Ivan è un altro prodotto della cantera) di Grassobbio.
DELPRATO IN CONTRORISCATTO. Prima il deposito del contratto in Lega Calcio, quindi l’ufficialità a mezzo comunicato dei ducali e infine la suprema sanzione del sito del club di Zingonia, che è sempre stata la casa del figlio d’arte, ragazzo del ’99 in mezzo a una covata di campioncini (titolo e supercoppa Under 17) tra Bastoni, Melegoni, Capone e Latte Lath. Diritto di opzione e contro-opzione, dunque. Il ventiduenne (compleanno il 10 novembre) jolly di difesa e centrocampo, senza presenze in prima squadra, ha svolto l’intera preparazione estiva con la squadra di Gian Piero Gasperini. Nel palmarès nerazzurro, sempre sotto Massimo Brambilla, anche lo scudetto Primavera di due anni fa.
In Senso Generale Quello che non capisco è questo:
In Europa a 22 anni se sei forte giochi anche in club titolati .
Da noi questo non accade quasi mai
Giocatori mediocri o incapacità ad investire sul futuro ? 🤔🤔