I VIP della Bergamo che guarda al connubio perdurante tra territorio e squadra tifano per il connubio Percassi-Pagliuca
“Una buona notizia per il rilancio all’insegna delle ambizioni, con la garanzia della continuità della gestione nelle mani del presidente Antonio Percassi“. Il cappello ai giudizi favorevoli al connubio dell’Atalanta col presidente del fondo Bain Capital, Stephen Pallotta, è del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, primo degli interpellati dal dorso locale del Corriere della Sera. “Bisogna abituarsi al calcio business e fidarsi degli attuali vertici societari”, afferma Roberto Soldà, grande libero di quarant’anni fa.
BERGAMO TIFA PERCASSI & PALLOTTA. “La chiusura degli stadi, il crollo dei ricavi, le incognite dovute alla pandemia rendono utile questa iniezione di capitale – ha proseguito il primo cittadino -. Sono muscoli che rafforzano un’Atalanta nelle posizioni di vertice, un patrimonio per Bergamo e il suo territorio”. Franco Tentorio, suo predecessore e figlio dello storico dirigente Luigi, invece, salva l’accordo solo per la conferma della presenza percassiana: “Un primo passo verso l’internazionalizzazione, per me che sono uno pro territorio, sperando che la presenza dei Percassi sia definitiva. Con 40 milioni di utile a bilancio mi sarei preoccupato di prendere un attaccante”.
BERGAMO COME I CELTICS. “Gemellaggio in vista coi Boston Celtics. L’importante è che non diventi un’americanata e che restino la storia, la tradizione e il legame coi bergamaschi, perché l’Atalanta non è una multinazionale. Il controllo rimane in mani bergamasche, mica come il Manchester United, americano e contestato. Ma il fondo è meglio di un proprietario privato”, osserva l’onorevole Daniele Belotti. Tra gli ex giocatori atalantini anni ottanta, ecco Marino Magrin: “I Percassi sono una garanzia”. Il terzino sinistro Giorgio Magnocavallo la butta sull’affare: “Se sono vere le cifre che circolano non si può dire niente. Io degli stranieri che acquistano le società non mi fido molto, vedansi i debiti dell’Inter. Se hai le dimensioni dell’Inter magari ti salvi, con l’Atalanta rischia di essere più difficile”.