Il difensore dell’Atalanta si è confessato a Generazione Azzurra, rubrica del sito della Figc
Ai microfoni di Generazione Azzurra, rubrica presente sul sito della Figc, il difensore dell’Atalanta Giorgio Scalvini ha rilasciato alcune dichiarazioni.
GLI INIZI. “Ho iniziato all’età di 4 anni alla Pro Palazzolo, squadra del mio paese. Poi a 10 anni sono passato al Brescia per due anni, poi sono andato all’Atalanta dove tuttora gioco”.
SULLE NAZIONALI GIOVANILI. “Con la nazionale italiana ho avuto la fortuna di esordire con l’Under 15 ed è un ricordo che porterò sempre con me. La prima volta che ho indossato la maglia azzurra ho provato una forte emozione e una grande soddisfazione. Poi anche con l’Under 19, nelle qualificazioni europee si è formato un grande gruppo, ed è stato un momento importante. Infine ovviamente è stato bellissimo anche l’esordio con la nazionale maggiore: è il sogno di tutti i bambini”.
SULLA PRIMA CONVOCAZIONE. “Quando ho ricevuto la prima chiamata ero felice. Ero in macchina con un amico, ho chiamato subito i miei genitori, non potevo crederci, è arrivata in maniera molto inaspettata e sono stato molto contento nei due giorni successivi”.
SULLA MAGLIA AZZURRA. “La maglia azzurra ti dà emozione e soddisfazione ogni volta che la indossi. Riconosce i meriti ed è stato veramente un sogno indossarla. Ho esordito con la Germania questo giugno, si fece male Frattesi e il ct mi disse entri tu. Però, anche se la partita è andata male, è stato comunque emozionante”.
SUGLI OBIETTIVI FUTURI. “I miei obiettivi futuri sono quelli di migliorarmi e imparare cose nuove da staff e compagni, poi quello di continuare a indossare la maglia azzurra. Mi piacerebbe vincere qualcosa, alzare una Coppa con la Nazionale sarebbe il massimo”.
Prima con la DEA ol rest el vanza
magari il prossimo europeo