“La Lazio dovrà stare attenta alle individualità dell’Atalanta, perché oltre a Gomez ci sono Petagna, Ilicic e Freuler”. Tiberio Guarente parla da ex nerazzurro e da svincolato – “Mi sto godendo mio figlio che ha appena due mesi, con calma mi troverò una destinazione per prolungare la carriera” – e sembra voler mettere in guardia la quinta in classifica, attesa in casa dell’ottava: “I nerazzurri quest’anno sono una squadra più compatta, forse per affrontare meglio gli impegni su due o tre fronti, mentre magari nella scorsa stagione hanno vissuto più sugli exploit del Papu”, ha osservato ai microfoni di Radiosei.
Il mediano mancino cresciuto a Zingonia è molto legato al tecnico biancoceleste: “Siamo stati compagni a Bergamo per poco tempo (2007-2008, ndr), ma di Simone Inzaghi sono tuttora molto amico – ha proseguito il centrocampista mancino -. Diciamo che sono contento chiunque vinca: sono cresciuto nel settore giovanile di Zingonia facendomi poi tre anni in prima squadra, peccato che l’ultimo sia finito con la retrocessione. I tifosi e la piazza storicamente indirizzano l’approccio nelle sfide casalinghe, rendendo il Comunale uno dei campi più ostici in assoluto”.
Il trentaduenne di Capraia rivela anche un retroscena: “Parlo da laziale mancato, perché poco prima di essere ceduto al Siviglia c’erano stati contatti e un interessamento preciso – chiude -. Se Simone ne avesse bisogno, sarei disponibile… Battute a parte, credo che per i suoi parlino i numeri: salgono a Bergamo per fare risultato e punti, non ci piove. Anche se non è facile in una città che si identifica appieno nella sua unica società sportiva di punta”.