Per presentare la partita di questo pomeriggio contro il Sassuolo, L’Eco di Bergamo comincia ricordando una coincidenza e un passaggio di testimone tipico dell’Atalanta.
Nell’ultima partita della scorsa Coppa Italia (2-3 dalla Juve) ci fu il gol di Lath Latte, ragazzino ivoriano classe 1999 cresciuto nel vivaio, che indossava il n. 99. Oggi l’Atalanta
torna in campo in Coppa Italia e nei 23 convocati c’è un gambiano del ’98 cresciuto nel vivaio, che indosserà il n. 99: Musa Barrow.
Latte adesso è da Zeman a fare gavetta, non gioca mai ma impara. Barrow per ora è qui e decideranno Gasperini e Sartori se mandarlo a giocare o tenerlo. La logica del calcio a Bergamo è crescere e lanciare ragazzini, alimentando il vivaio (la società, la prima squadra, lo stadio…) con i benefici (le plusvalenze) che ne conseguono.
E la Coppa Italia è molto spesso la prima passerella per questi ragazzi che poi diventeranno calciatori veri.
In campo oggi alle 15 ci saranno molte seconde scelte: l’Atalanta sa che la coppa può diventare una bella scorciatoia per l’Europa, ma bisogna vincerla. Sarebbe una bella impresa considerando che dopo il Sassuolo, ci sarebbe il Napoli, poi Juve o Roma andata e ritorno, nella finale in gara unica magari la Lazio o l’Inter. Intanto, meglio rimanere in corsa.