Dal suo idolo calcistico agli obiettivi con la Dea, e non solo, Riccardo ci racconta il figlio, nuovo arrivato in casa nerazzurra
Da poche ore è stata ufficializzata la firma del contratto e dell’acquisto a titolo definitivo (con il diritto di ricompra conservato dalla Roma) di Marco Tumminello, l’attaccante ex Crotone che dal 4 luglio conoscerà i nuovi compagni di viaggio nerazzurri con cui condividerà il campo di Zingonia e del Comunale nella prossima stagione. In attesa di conoscerlo di persona e sul campo, abbiamo chiacchierato con Riccardo Tumminello, padre e fan numero 1 del talentuoso classe ’98, che ci ha svelato qualcosa in più sul futuro bomber atalantino.
C’è un idolo a cui Marco si ispira fin da piccolo?
Sì, Bobo Vieri, da cui Marco ha preso anche il numero di maglia, la 32.
Cosa ne pensa dell’esplosione dell’Atalanta e quale contributo può dare Marco alla squadra bergamasca?
La Dea è la squadra italiana che ha lanciato più giovani in serie A e Marco credo che sia l’attaccante con le doti tecniche e fisiche che può completare l’attuale reparto offensivo.
La concorrenza che può trovare all’Atalanta (tra Barrow, Petagna e Cornelius, ndr), spaventa un po’ Marco o pensa che possa essere uno stimolo in più per lui?
Marco è sempre stato abituato nelle giovanili a confrontarsi con giocatori più grandi di età rispetto a lui. Sicuramente avere davanti dei giocatori già affermati sarà per lui uno stimolo in più.
Gian Piero Gasperini è il mentore che ha lanciato molti giovani: è stato un motivo in più di scelta a favore della società orobica?
Sicuramente sì, ha inciso molto.
Sarebbe un sogno per lui tornare alla Roma da giocatore già affermato dopo aver fatto bene qui con l’Atalanta?
Questo punto l’ha già chiarito lui nella prima intervista, adesso si pensa a far bene all’Atalanta, per il futuro si vedrà, d’altronde lui è cresciuto umanamente e calcisticamente a Roma.