Fenomeno social, idolo di una tifoseria o forse addirittura di una città, Papu Gomez è uno che in campo non scherza. Col pallone tra i piedi ci sa fare tremendamente bene e a Bergamo pare avere trovato la dimensione ideale. Ora il numero 10 dell’Atalanta vuole regalare il proprio talento anche alla nazionale argentina, dove troverà il numero 10 del millennio, Leo Messi: “Con Leo ci siamo incrociati nelle rappresentative minori quando avevo 15 o 16 anni. Ogni tanto ripenso alla squadra con cui vincemmo nel 2007: c’erano Aguero, Di Maria, Banega. Che gruppo. Per la nazionale maggiore ho dovuto aspettare un bel po’ di anni, ma come si dice non è mai troppo tardi, ora sono nel pieno della maturità”.
Peccato che non abbiamo potuto indossare la maglia Azzurra per un cavillo: “Ventura mi parlò e mi disse che c’era questa possibilità perchè avevo il doppio passaporto – ha raccontato a Il Giorno -. Poi scoprimmo quella norma del regolamento Fifa, e avendo giocato con l’Under 20 dieci anni prima non avrei potuto indossare la maglia azzurra. Ammetto che ci rimasi male, era il mio sogno. Anche perché dopo tanti anni trascorsi qui mi sento italiano, questo paese è la mia casa”.
E poi c’è l’Europa conquistata con l’Atalanta: “La nostra è un’oasi tranquilla. Qui la gente ci coccola, ci vuole bene, ci rispetta, non ha nulla da invidiare agli altri club. C’è un centro sportivo all’avanguardia, una città seria, un allenatore preparato. E poi ci sono i tifosi caldissimi. In questo scenario non puoi pensare solo alla salvezza”.
L’importante è il quant’ultimo posto……il resto è tanto di guadagnato!!
Arriviamo tra il sesto e 8/10 posto. Le altre squadre son più forti dello scorso anno. Cmq l’importante è dare il massimo