
Città che vai, stadio che trovi. Genova fa rima con “Luigi Ferraris”, meglio conosciuto come “Marassi”. Inaugurato nel lontano 1911, ha la peculiarità di essere il più antico impianto italiano ancora in uso. Ospita gli incontri casalinghi di Sampdoria e Genoa, ed è di proprietà del comune ligure che ne ha affidato la gestione fino al 2022 alla “Luigi Ferraris s.r.l.”, società posseduta in maniera paritaria dai due club calcistici cittadini. Ha una capienza compresa tra 36.348 e 36.599 posti, ridotti dai 48.000 precedenti (va ricordato che nel periodo di massima capienza ha ospitato anche oltre 60.000 spettatori).
La prima partita disputata in questo stadio fu Genoa-Inter del 22 gennaio 1911. Ha ospitato due edizioni dei campionati mondiali di calcio, 1934 e 1990: nella prima fu solo uno il match coinvolto, Spagna-Brasile, mentre nel 1990 ben quattro, con Costa Rica-Scozia, Svezia-Scozia, Svezia-Costa Rica ed Irlanda-Romania. L’incontro con più spettatori fu invece quello del 27 febbraio 1949, tra Italia e Portogallo, con 60.000 presenti.
I nuclei più caldi delle due tifoserie genovesi risiedono storicamente nelle due gradinate dell’impianto: la Nord per i tifosi rossoblu e la Sud per quelli blucerchiati.
Questo stadio viene ricordato inoltre per il triste episodio di cronaca del 29 gennaio 1995, quando prima della partita di campionato tra Genoa e Milan, il tifoso genoano Vincenzo Spagnolo viene accoltellato e ucciso da un tifoso milanista (Simone Barbaglia) all’esterno, proprio vicino alla Gradinata Nord. In memoria di Spagnolo è stato costruito un piccolo monumento simbolico davanti all’entrata del settore.
Il “Luigi Ferraris” è situato nel quartiere di Marassi. Oltre al famoso acquario, una visita è d’obbligo per chi passa in città. Non bisogna dimenticare che è pur sempre il più “vecchio” d’Italia e merita tutte le attenzioni del caso.
