La partita dell’Atalanta con l’Udinese s’è consumata sullo sfondo dell’omaggio incessante del pubblico verso il grande allenatore scomparso. Un ricordo commosso da celebrare sul campo, e così è stato
Nell’uovo del campionato alla vigilia di Pasqua l’Atalanta ha trovato una corroborante vittoria contro l’Udinese proprio nel giorno più triste possibile, quello dell’addio a un grande della storia nerazzurra come Emiliano Mondonico. Un bottino pieno, la tesi de L’Eco di Bergamo oggi a firma di Pier Carlo Capozzi, che è suonato come l’omaggio nell’omaggio, un regalo a se stessi sulla strada dell’Europa League ma anche all’uomo di Rivolta d’Adda che non c’è più.
IL TRIONFO DELLE EX. Non solo Dea: hanno vinto le ex squadre del Mondo che gli sono rimaste più devote, eccetto – per citarne due l’AlbinoLeffe e il Napoli, come il Torino di goleada a Cagliari, la Fiorentina in casa col Crotone e il Cosenza che ha sbancato il “Menti” di Castellammare di Stabia.
IL “SUO” STADIO. L'”Atleti Azzurri d’Italia”, comunque, ha vissuto l’atmosfera più densa di commozione di tutti gli stadi che l’avevano visto al centro del palcoscenico. Sotto la pioggia che ha permesso ai più tetragoni di nascondere le lacrime, lo striscione sferzato dal vento tranne durante il “silenzio”: “L’unico a capire il nostro Mondo. Sei stato e sarai sempre l’amico vero e sincero di tutti noi. Grazie Emiliano”, dalla Curva Nord Pisani. In Morosini, invece, “Indimenticabili emozioni e ricordi che hai regalato a tutti noi. Ciao Mondo”. E nel minuto di raccoglimento, insieme agli applausi incessanti, “Vagabondo” dei Nomadi, il gruppo preferito dal Mister dei Mister. Ciao, Mondo.
grande mister