L’amichevole di domani della nazionale schipetara con gli slavi ha un gustoso precedente: quello a Bergamo due anni fa prima degli Europei di Francia. Ed Etrit non sapeva che sarebbe diventato atalantino…
L’amichevole di domenica a Evian-les-Bains (Francia, sul lago Lemano), per Etrit Berisha, ha il sapore del déjà-vu. Perché inevitabilmente dall’album dei ricordi riaffiora l’Albania-Ucraina disputata a Bergamo, nel pre Europeo di Francia del 2016, esattamente due anni fa. Allora in panca insieme a Gianni De Biasi, come ct delle Aquile, c’era l’ex nerazzurro Paolo Tramezzani. Il portiere kosovaro non lo poteva ancora sapere, ma di lì all’ultimo tuffo di calciomercato avrebbe abbracciato l’Atalanta.
La nazionale schipetara stavolta non ha centrato l’exploit e la partita appare fine a se stessa, un classico da calendario di fine stagione. Nessuna competizione da preparare, Russia 2018 è un tabù. E Berisha, che deve guardarsi dalla competizione interna di Pierluigi Gollini nel ruolo nel suo club, ripenserà a quel ko con due gol su tre presi su tap-in da Jarmolenko e Konopljanka che sparigliarono le carte dopo il botta e risposta Stepanenko-Sadiku nel primo tempo. Nello stadio che sarebbe diventato suo nel giro di nemmeno tre mesi.