Entro il 30 giugno il club dovrà sciogliere tre i nodi legati all’aumento di capitale, alla sentenza dell’Uefa e all’arrivo di un nuovo socio

Sarà una seconda metà di giugno caldissima per il Milan che da qui al 3o dovrà sciogliere tre nodi fondamentali per il futuro prossimo: aumento di capitale, sentenza dell’Uefa e ingresso o meno del nuovo socio di minoranza.

Aumento di capitale. Ieri il Consiglio d’amministrazione ha approvato il budget relativo alla stagione sportiva 2018-19 ai fini dell’iscrizione al campionato e delle licenze Uefa, così come è stato letto il bilancio che verrà chiuso il 30 giugno che segna un passivo indicativamente di 75 milioni di euro. La proprietà cinese, inoltre, si è detta disponibile al versamento dei 32 milioni di euro che mancano al completamento della seconda tranche da 60 di aumento di capitale. Il bonifico verrà fatto entro il 28 giugno.

Uefa. I prossimi giorni saranno decisivi anche per le sorti del club in Europa League. Il Milan si presenterà martedì a Nyon per sapere se parteciperà o no alla prossima Europa League ed eventualmente la sensazione che dovrà pagare. Per l’inizio della settimana il club confida di riuscire a presentarsi davanti alla commissione con un altro agreement scritto, prodotto stavolta dal socio destinato all’ingresso. Arrivare con un accordo già controfirmato è invece ormai complicatissimo, per tempi e logistica. Più semplice che succeda per il probabile appello al Tas di Losanna.

Mister X. Poi c’è sempre la questione legata al socio che dovrebbe affiancare Yonghong Li. Sono di versi i nomi sul tavolo della trattativa, ma l’ipotesi più probabile è che alla fine si ripieghi su un nome proveniente dagli Stati Uniti, nella peggiore delle ipotesi addirittura di Elliott che farebbe così un deciso passo verso la proprietà del pacchetto azionario rossonero.