Arriva il rinforzo tanto voluto da Gasperini, che vede in lui l’erede di Cristante. Può ricoprire diversi ruoli, fin da giovedì sera quando l’Atalanta debutterà in Europa.

Il termine per tesserarlo in tempo per la sfida col Sarajevo scade a mezzanotte di domani: quindi potrebbe anche andare in panchina al Mapei Stadium. E il desiderio del Gasp sarebbe accontentato: avere l’erede di Cristante, nato, guarda caso, nello stesso anno del centrocampista passato alla Roma. La Gazzetta dello Sport tratteggia il profilo di Mario Pasalic, che arriva stasera in Italia per firmare con l’Atalanta (LEGGI QUI).

DUTTILE. Pasalic, operazione condotta in prima persona da Luca Percassi con Marina Granovskaia, arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Giocatore piuttosto duttile, può fare il mediano o il trequartista: come Cristante, appunto, anche se è meno forte dal punto di vista fisico. Ma le qualità tecniche non si discutono. Gasperini potrebbe schierarlo al posto di uno tra Freuler o De Roon (più probabilmente dell’olandese) nel 3-4-3 oppure dietro le punte nel 3-4-1-2, utilizzato sabato sera. In entrambi i casi, Gasperini si trova ad affrontare un piacevole problema di abbondanza, soprattutto in attacco. Il croato dà garanzia in entrambe le posizioni, in Australia ha preso il posto dell’esterno sinistro del tridente, il giovanissimo Hudson-Odoi, ma escludiamo decisamente che Gasperini pensi a lui come al vice Gomez… Il tecnico gli chiederà un robusto contributo di gol partendo da dietro, proprio come faceva Cristante, arrivato nello scorso campionato a quota 9 in 35 partite, spesso trasformandosi in falso nove. Il tecnico punta molto sul doppio profilo di Pasalic: mediano e trequartista con i piedi buoni. Guastatore ed equilibratore.

GIOVANE MA ESPERTO. Dopo una positiva stagione al Milan due anni fa, conclusa con 24 presenze in campionato, 5 gol e 1 assist, Pasalic lo scorso anno in Russia si è nuovamente imposto come un giocatore affidabile: 4 gol e un assist in 21 presenze. Non solo, ma ha giocato molto anche nelle competizioni europee affrontate dallo Spartak di Carrera, con 6 presenze in Champions e una in Europa League. E quindi, a dispetto dell’età, può garantire a Gasperini una discreta dose di esperienza internazionale. Nato in Germania (a Magonza), ma cresciuto in Croazia, Pasalic ha esordito in prima squadra nell’Hajduk Spalato, prima di finire al Chelsea. Con gli inglesi, però, non ha mai giocato, visto che è sempre stato ceduto in prestito: all’Elche, poi al Monaco, al Milan, infine allo Spartak Mosca. Pasalic ha quindi giocato in cinque nazioni diverse, tra cui tre campionati di vertice (Spagna, Francia e Italia): non male per un ragazzo di 23 anni.