L’attaccante marchigiano, conterraneo e coetaneo di Bonaventura, è stato zavorrato da due crociati di fila. Da lì, una carriera da parcheggiato in serie B
18 marzo e 28 novembre 2012. Le date maledette, la zavorra della carriera di Guido Marilungo, il doppio crac al crociato anteriore destro in campionato contro l’Inter e in Coppa Italia col Cesena. Compiuti oggi 29 anni, è tuttora tesserato per l’Atalanta. In cerca di un giretto di corsa altrove, dopo quello nello Spezia (insieme a Matteo Pessina) da una decina di palloni messi in porta agli ordini dell’ex Fabio Gallo.
GLORIA EFFIMERA. L’attaccante di Montegranaro (coetaneo di un altro famoso marchigiano atalantino, Jack Bonaventura da San Severino), già frenato ai tempi di Stefano Colantuono dalla presenza dei mostri sacri Simone Tiribocchi (in B), German Denis e Maxi Moralez, tanto da infilarla solo sei volte (a Pescara e Cittadella in B; a Cesena – 2 -, Genoa e Roma in A) su 47 partite (5 di Coppa Italia) in tre annetti pieni tra il gennaio del 2011 e quello del 2014, ha finito per sbattere soprattutto addosso a quei due gravi infortuni. E dire che nel 2010, quando ancora giocava nel Lecce in prestito dalla Sampdoria, la rivista spagnola Don Balón lo aveva inserito tra i 100 più forti calciatori al mondo nati dal 1989 in poi. Non eccezionale, per una punta, nemmeno lo score complessivo nella parabola professionale in squadre di club: 46 centri in 237 alliacciate di scarpe.
IL PRIMA E IL DOPO. Da blucerchiato senza troppa fortuna, eccetto le giovanili (dal 2004 al 2008; vinti scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Primavera tra 2007 e 2008) dopo i primi calci nella natìa Montegranaro, il parcheggio in Salento (2009-2010 e cadetterìa vinta), Bergamo e quindi, per provare a risalire la china, Cesena, Lanciano ed Empoli. Condisce il tutto la doppia prodezza in Under 21 (7 presenze, 1 in Under 20). Sotto la Maresana gliene riuscì una soltanto, il 21 dicembre 2011, proprio contro i romagnoli, con dedica al compleanno del padre. Tanti auguri.
Auguri ?
Un vero e bravo ragazzo troppo sfortunato comunque auguri