Il settimanale allegato all’edizione del sabato della Gazzetta dello Sport dedica una riflessione ai giovani di belle speranze chiusi dai raccomandati: l’elogio del ragazzo che sogna e aspetta
Come in coda alle poste, al supermercato quando è il tuo turno ma la cassa chiude improvvisamente o in un concorso pubblico quando in graduatoria finiscono solo i raccomandati. La similitudine torna utile a SportWeek, settimanale allegato all’edizione del sabato della Gazzetta dello Sport, per lanciare una provocazione sul clima che si respira in Italia anche nel mondo del pallone. Fino all’enunciazione di una tesi suggestiva: “L’Italia è una Repubblica fondata sui Mattia Caldara“.
FACCIA PULITA. L’ex perno difensivo dell’Atalanta assurge a simbolo del giovane di belle speranze dalla faccia da ragazzino, sballottato qua e là in attesa della chance di emergere ad alti livelli. Mezza estate a rincorrere il sogno chiamato Juventus e poi l’inserimento nel vortice degli scambi col Milan, sua nuova destinazione: il ritorno di Leonardo Bonucci (il raccomandato) e il cambio di casacca contestuale di Gonzalo Higuaìn hanno proiettato un film nuovo e inaspettato a tinte rossonere.
NIENTE CODA STAVOLTA? A Milano il diamante di Scanzorosciate sgrezzato a Zingonia può giocarsi la sua occasione, magari saltando la fila. Anche se è giovane e nostrano. Uno su mille ce la fa, la conclusione del patinato della Rosea.
FANTANTONIO: DIMOSTRI DI VALERE. Lo stesso quotidiano, però, oggi ospita anche una voce contraria. Quella di Antonio Cassano, che si allena da solo a Genova in attesa di una chiamata del Parma, e da ex fenomeno sul viale del tramonto dice la sua sullo scambio di difensori biancorossonero: “Bonucci è a casa sua e la conosce bene, Caldara ad alti livelli deve ancora dimostrare quello che vale”, la sintesi.
Cassano una pippa mai vista