Il croato dell’Atalanta ha all’attivo un gol contro i giallorossi, ma il suo Milan a San Siro ne uscì decisamente con le ossa rotte…
Il precedente è da scongiuri, ma tant’è: il dovere di cronaca costringe gli addetti ai lavori a ricordarlo. Anche se il gol a volo d’angelo di Mario Pasalic alla Roma, quella serata del 7 maggio di un anno fa, al suo Milan allora portò tutt’altro che bene. L’attuale jolly dell’Atalanta, durante il suo precedente prestito italiano, punì i giallorossi senza fare loro del male, dopo il rigore decisivo nella Supercoppa Italiana contro la Juve e le prodezze contro Crotone, Bologna, Pescara e Palermo con punti lasciati per strada (2) solo al “Cornacchia”. Insomma, tendenzialmente un portafortuna.
QUANDO DZEKO VEDE LA PORTA. La doppietta nel primo tempo di Edin Dzeko, due capolavori di piede e di testa, aveva già messo il match contro i giallorossi su una china pericolosa. Il guizzo sotto porta del croato su schema da corner servì soltanto a riaprire una flebile speranza, ma El Shaarawy e De Rossi dal dischetto (con rosso all’ex nerazzurro Paletta) chiusero il discorso nel finale. Al Diavolo di Vincenzo Montella, insomma, una coda al veleno contro l’attuale tecnico interista Luciano Spalletti.