Uno di quelli che non lascerebbe la squadra sola nemmeno in amichevole. Da pentito a punto di riferimento insostituibile per una squadra e per un popolo intero
Ad Andrea Masiello si devono lodi e ringraziamenti, gli stessi che lui sul campo a restituito all’Atalanta per averlo accolto senza indugi. Una storia turbolenta la sua, che non lascia spazio ad interpretazioni.
Con l’Atalanta di Gasperini sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza. Una serie di prestazioni mostruose, che gli sono valse anche il soprannome di “The Wall” da parte della Curva, condite da diversi gol che lo hanno reso uno dei difensori più prolifici del nostro campionato.
Insomma, uno che l’Atalanta ha imparato a guadagnarsela nel tempo in termini di affetto, prestazioni, anima e corpo. Tra tutti, quel gol emblema del ruolo che Masiello riveste, contro l’Everton all’esordio in Uefa Europa League.
Il programma dell’allenamento nerazzurro di ieri ha previsto esercizi in palestra, tattica e partitella su campo ridotto. La buona notizia è che alla seduta mattutina, dopo il risentimento muscolare che gli ha fatto saltare la beffarda partita di Firenze, ha preso parte anche Andrea Masiello. Il leader stakanovista della difesa, di cui la Dea non può fare a meno.