Lo svizzero interpreta il sentimento di tutto l’ambiente in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Mancano punti e gol, non è colpa degli attaccanti”
La fascia al braccio ancora non ce l’ha, ma la Gazzetta dello Sport non ha esitazioni nell’accollare a Remo Freuler l’etichetta non proprio comodissima (contratto fino al 2022, abboccamenti per prolungarlo) di Capitan Futuro. Lo fa nell’intervista al nazionale svizzero dell’Atalanta, impegnato stasera nella Nations League in casa del Belgio di Timothy Castagne.
OBIETTIVI E LEADERSHIP. “Siamo forti ma gli obiettivi sono cambiati. Iniziamo a vincere e a tirarci fuori dai bassifondi – il succo del pensiero del ’92 del Canton Glarona, a Bergamo dal gennaio 2016, a un passo dalle cento presenze nerazzurre (con 12 gol) -. Qui sono maturato mi assumo le mie responsabilità: solo Gomez, Masiello e Toloi hanno più partite di me. Mi faccio sentire, il ruolo da leader mi carica”.
LA DIFESA DELL’ATTACCO. “La prestazione c’è, i gol no. Assurdo dire che sia solo colpa degli attaccanti. Si crea e non si segna. Non ci si focalizza sui singoli, casomai sulla fase offensiva”.
L’ATALANTA DI FREULER. “Contro Cagliari e Spal siamo mancati, da Milano è tornata la vera Atalanta. Anche negli ultimi anni le partenze erano state a rilento. Il nostro segreto è ripartire, cambiando sempre molto”.
FREULER E GASPERINI. “Grandissimo allenatore, lo confermano gioco e risultati delle sue squadre. Un maestro di giovani. Il ct svizzero Vladimir Petkovic ha fatto benissimo alla Lazio, come Gasperini vuole giocarsela sempre”.
IL TRITTICO DELLA VERITA’. “Il Chievo è partito con la penalizzazione, ha bisogno di punti e ha cambiato allenatore: Ventura dopo la Nazionale vorrà convincere. Siamo superiori anche a Parma e Bologna, ma pensare di aver già vinto è un grave errore. Con un successo a Verona ci sblocchiamo”.