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Gasp e l’Europa che passa dalle piccole

Le 4 gare in casa su 7 contro squadre senza altri obiettivi che la salvezza saranno decisive da qui alla fine del campionato. E fuori ci sono tre big…

Empoli, Udinese, Genoa e Sassuolo. Un poker casalingo (le ultime due gare, però, al Mapei Stadium per indisponibilità dello stadio di Bergamo in ristrutturazione) che l’Atalanta dovrà calare sul tavolo dell’Europa (League o Champions) senza perdere punti per strada. Per L’Eco di Bergamo, a dispetto delle trasferte con le tre big Napoli, Lazio e Juventus, per centrare la terza qualificazione di fila dell’era di Gian Piero Gasperini, saranno decisivi gli incrocio con squadre il cui unico obiettivo è la permanenza in serie A.

SETTEBELLO ALLA FINE. Nelle sette giornate che restano da qui al gong stagionale, dunque, i nerazzurri dovranno sostenere due tipi di sfide parallele e disinte. E le piccole stanno correndo abbastanza: nella classifica delle ultime 5 giornate, guidata da Juventus e Bologna con 12 punti sui 15 disponibili, l’Atalanta è sul podio con 11, ma ad esempio i friulani sono a metà del guado a quota 7 a braccetto con la Roma. Senza essere ancora in zona sicurezza, avendo solo 4 lunghezze di margine sugli azzurri toscani (32 a 28) ospiti a Bergamo lunedì 15 aprile e terzultimi. Con un ruolino di marcia recente poco lusinghiero: solo 6 punti in 5 giornate, ma ottenuti con i 2 successi su 4 dal ritorno di Aurelio Andreazzoli in panchina. Il Grifone appena 4 ma 34 in classifica, il Sassuolo 5 (36).

IL FATTORE CAMPO. Le gare contro le pericolanti o simili, per restare in scia con la parte alta se non altissima della graduatoria, dovranno obbligatoriamente ristabilire il fattore campo: fin qui, la compagine del Gasp ha fatto meglio lontano dalla Città dei Mille, 27 punti sui 52 totali. La media dovrebbe cambiare padrone.

OCCHIO ALLE TRAPPOLE. La questione prioritaria è evitare scivoloni come quello all’andata al “Castellani” di Empoli, con l’undici bergamasco rimontato fino al 3-2 finale dopo aver chiuso il primo tempo avanti di due gol. Insieme a quelli in casa col Cagliari e fuori con Spal e appunto Genoa, fanno quattro ko che hanno frenato la marcia europea della Dea. Con le piccole, comunque, su 16 incontri 11 vittorie e 1 pari (Chievo), con 2,13 punti ad allacciata di scarpe. Con le grandi, 18 in 15 match. Vincendo il poker in premessa, si arriverebbe a 64 punti: sufficiente per la sorella minore delle coppe continentali.

 

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